Un messaggio letto solo questa mattina.
Nicolò Fabi.
Ho perso l'orecchino al naso.
Marco continua a chiamare un telefono spento.
A volte mi chiedo chi è quel burlone che tiene le fila della mia vita. Quale bambino dislessico disegna la linea che la mia caotica esistenza cerca di seguire.
31/01/03
E' una passione giocosa / un buon sentimento / uno sguardo e un pensiero che non si riposa / E' la vita che accade / E' la cura del tempo / E' una grande possibilità
Non è una sfida / Non è una rivalsa / Non è la finzione di essere meglio / Non è la vittoria l'applauso del mondo / di ciò che succede il senso profondo
E' il filo di un aquilone / un equilibrio sottile / non è cosa ma è come / E' una questione di stile / non è di molti nè pochi / ma solo di alcuni / E' una conquista una necessità
Non è per missione / ma nemmeno per gioco / Non è "che t'importa"/ Non è "tanto è uguale"/ Non è invecchiare cambiando canale / Non è un dovere dovere invecchiare
Sentire e fare attenzione / ubriacarsi d'amore / è una fissazione / è il mestiere che vivo / e l'inchiostro aggrappato / a questo foglio di carta / di esserne degno è il mio tentativo
(Nicolo Fabi, E' non è)
Non è una sfida / Non è una rivalsa / Non è la finzione di essere meglio / Non è la vittoria l'applauso del mondo / di ciò che succede il senso profondo
E' il filo di un aquilone / un equilibrio sottile / non è cosa ma è come / E' una questione di stile / non è di molti nè pochi / ma solo di alcuni / E' una conquista una necessità
Non è per missione / ma nemmeno per gioco / Non è "che t'importa"/ Non è "tanto è uguale"/ Non è invecchiare cambiando canale / Non è un dovere dovere invecchiare
Sentire e fare attenzione / ubriacarsi d'amore / è una fissazione / è il mestiere che vivo / e l'inchiostro aggrappato / a questo foglio di carta / di esserne degno è il mio tentativo
(Nicolo Fabi, E' non è)
28/01/03
Cercasi disperatamente.. Piki.
[ A tutti quelli che mi hanno scritto/messaggiato/commentato chiedendo della Piki: questo post è dedicato a voi. ]
Immaginate una casa piccola. Più piccola. Anche il soffito: più basso.. Ancora un po'.. Ecco ci siete quasi. Immaginate che sia un po' più grande di quella dei Puffi, ma sicuramente più piccola di quella dei Sette Nani. Fatto? Ok. Ora immaginate una cucina piccola nella casa piccola: sforzatevi, deve avere due angoli ottusi e due acuti. Insomma non una stanza con la pianta quadrata, ma trapezioidale. Già che ci siete una delle pareti immaginatela leggermente convessa.Fatto? Ok. Vi chiedo solo un ultimo sforzo: immaginate che tutto (termosifoni, pareti, tapparelle, tutto) sia stato tinteggiato in un color marrone laccato (ripeto marrone laccato! anche le tapparelle!). Questo è più difficile, lo so. Ma voi provateci. Non ci riuscite? E allora non vi resta che venire a vedere la nuova casa della Piki.
Eh già. Prima o poi doveva succedere, o no? La nostra eroina va a vivere con Ciccio in mezzo ai monti modenesi, in una casa fatta su misura per lei (viste le dimensioni, perchè i colori...). E così tra il lavoro nuovo (non quello di dicembre, un altro ancora, alla faccia delle percentuali sui disoccupati!), la casa nuova, i mobili, il trasloco... insomma bisogna mettersi in fila e aspettare il proprio turno. Ieri sera era il mio. Quindi ho un sacco di notizie fresche fresche sulle evoluzioni dell'arredo domestico!
Il problema cucina è stato risolto con una cucina componibile color camelia (???) che ha subito qualche variazione al fine di renderla immune al problema ottusangolo. Si narra che occuperà esattamente la metà dello spazio che le spettava al mobilificio (sia in altezza che in larghezza: via tutti gli spazi vuoti e inutili! credo che il forno finirà sotto il frigo che finirà in orizzontale sotto il lavello...).
La camera da letto è stata accuratamente scelta tra quelle per bambini (gli armadi degli adulti sono troppo alti per la casa di Piki-Puffetta). Ciccio aveva suggerito quella coi letti a castello, la Piki quella con i lettini colorati collegati da gradini-cassetto, alla fine hanno optato per comprare solo l'armadio e i comodini e mettere i materassi per terra. Quando hanno ordinato i materassi però gli hanno regalato le reti che siccome nella casa dei Puffi non sapevano dove metterle.. le metteranno sotto il letto.
Vedi che si sistema tutto?
...
Se vi manca la Piki consolatevi: lei è contenta. Stanca, occupata e trafelata. Ma contenta. Non ha tempo di andare dal parrucchiere quindi ha i capelli lunghissimi e riccissimi.A forza di correre da un posto all'altro e spostare mobili è rientrata nei pantaloni di quando aveva forse 15 anni. E quando la incontri... ride. E poi comincia venti discorsi e non ne finisce nessuno. Ma intanto ride.
Se vi manca la Piki, credetemi, va bene così.
[ A tutti quelli che mi hanno scritto/messaggiato/commentato chiedendo della Piki: questo post è dedicato a voi. ]
Immaginate una casa piccola. Più piccola. Anche il soffito: più basso.. Ancora un po'.. Ecco ci siete quasi. Immaginate che sia un po' più grande di quella dei Puffi, ma sicuramente più piccola di quella dei Sette Nani. Fatto? Ok. Ora immaginate una cucina piccola nella casa piccola: sforzatevi, deve avere due angoli ottusi e due acuti. Insomma non una stanza con la pianta quadrata, ma trapezioidale. Già che ci siete una delle pareti immaginatela leggermente convessa.Fatto? Ok. Vi chiedo solo un ultimo sforzo: immaginate che tutto (termosifoni, pareti, tapparelle, tutto) sia stato tinteggiato in un color marrone laccato (ripeto marrone laccato! anche le tapparelle!). Questo è più difficile, lo so. Ma voi provateci. Non ci riuscite? E allora non vi resta che venire a vedere la nuova casa della Piki.
Eh già. Prima o poi doveva succedere, o no? La nostra eroina va a vivere con Ciccio in mezzo ai monti modenesi, in una casa fatta su misura per lei (viste le dimensioni, perchè i colori...). E così tra il lavoro nuovo (non quello di dicembre, un altro ancora, alla faccia delle percentuali sui disoccupati!), la casa nuova, i mobili, il trasloco... insomma bisogna mettersi in fila e aspettare il proprio turno. Ieri sera era il mio. Quindi ho un sacco di notizie fresche fresche sulle evoluzioni dell'arredo domestico!
Il problema cucina è stato risolto con una cucina componibile color camelia (???) che ha subito qualche variazione al fine di renderla immune al problema ottusangolo. Si narra che occuperà esattamente la metà dello spazio che le spettava al mobilificio (sia in altezza che in larghezza: via tutti gli spazi vuoti e inutili! credo che il forno finirà sotto il frigo che finirà in orizzontale sotto il lavello...).
La camera da letto è stata accuratamente scelta tra quelle per bambini (gli armadi degli adulti sono troppo alti per la casa di Piki-Puffetta). Ciccio aveva suggerito quella coi letti a castello, la Piki quella con i lettini colorati collegati da gradini-cassetto, alla fine hanno optato per comprare solo l'armadio e i comodini e mettere i materassi per terra. Quando hanno ordinato i materassi però gli hanno regalato le reti che siccome nella casa dei Puffi non sapevano dove metterle.. le metteranno sotto il letto.
Vedi che si sistema tutto?
...
Se vi manca la Piki consolatevi: lei è contenta. Stanca, occupata e trafelata. Ma contenta. Non ha tempo di andare dal parrucchiere quindi ha i capelli lunghissimi e riccissimi.A forza di correre da un posto all'altro e spostare mobili è rientrata nei pantaloni di quando aveva forse 15 anni. E quando la incontri... ride. E poi comincia venti discorsi e non ne finisce nessuno. Ma intanto ride.
Se vi manca la Piki, credetemi, va bene così.
27/01/03
Domenica: Daniela & Ma che colpa abbiamo noi.
Carino, sì. E dopo 10 min ci eravamo già immedesimate in tutti i personaggi, in tutte le patologie, in tutte le dinamiche di gruppo ed individuali! Il gruppo di analisi di cui parla il film è composto da 8 persone. Noi copriamo l'intera gamma delle problematiche in 3!
Ma la chicca arriva all'uscita dal cinema.
Alle:"ho pensato che me la godo finchè posso. avrò tempo per dormire! ho ancora 5 anni prima di diventare ridicola.."
Daniela: "secondo me meno."
[...]
Carino, sì. E dopo 10 min ci eravamo già immedesimate in tutti i personaggi, in tutte le patologie, in tutte le dinamiche di gruppo ed individuali! Il gruppo di analisi di cui parla il film è composto da 8 persone. Noi copriamo l'intera gamma delle problematiche in 3!
Ma la chicca arriva all'uscita dal cinema.
Alle:"ho pensato che me la godo finchè posso. avrò tempo per dormire! ho ancora 5 anni prima di diventare ridicola.."
Daniela: "secondo me meno."
[...]
Sabato: Debora & Myst III.
Alle 4:30 del mattino una botta di genio ci riempie di orgoglio!
"Siamo troppo furbe! Gran Fighe, ecco cosa siamo! tze! Per questo in giro ci sono solo sfigati perchè quelli belli-bravi-furbissimi come noi sono in casa a giocare alla ps2!"
Ma i momenti belli non durano mai troppo, e la nostra botta di genio risulta sì geniale, ma inutile.
Debora affranta: "Però siamo carine lo stesso, vero?"
Tu sei deliziosa. ;)
Alle 4:30 del mattino una botta di genio ci riempie di orgoglio!
"Siamo troppo furbe! Gran Fighe, ecco cosa siamo! tze! Per questo in giro ci sono solo sfigati perchè quelli belli-bravi-furbissimi come noi sono in casa a giocare alla ps2!"
Ma i momenti belli non durano mai troppo, e la nostra botta di genio risulta sì geniale, ma inutile.
Debora affranta: "Però siamo carine lo stesso, vero?"
Tu sei deliziosa. ;)
Venerdì: Laila & Marcella.
Location: Byblos di Bologna (via Marsala 17).
Interpreti e personaggi: Laila e Marcella interpretano alternativamente Ambra, Irene Grandi, Joe Squillo, più varie ed eventuali.
Imperdibili!
[ mi scuso per la qualità delle immagini, ma non è facile fotografare con una mano e tenersi la pancia con l'altra! ]


Location: Byblos di Bologna (via Marsala 17).
Interpreti e personaggi: Laila e Marcella interpretano alternativamente Ambra, Irene Grandi, Joe Squillo, più varie ed eventuali.
Imperdibili!
[ mi scuso per la qualità delle immagini, ma non è facile fotografare con una mano e tenersi la pancia con l'altra! ]




23/01/03

Oddiomio mi fanno male parti del corpo dove non credevo che ci fossero muscoli.
E anche quelle dove sono certa che sotto sotto ci sia un muscolo.
Mi fanno male le gambe, le braccia, la schiena, il collo, la caviglia destra e le addominali (tutte: alte, basse, laterali, intermedie, subliminari, inconscie, tutte).
Mi fanno male anche gli occhi, i lobi delle orecchie e i capelli.
Mi fa male anche l'orgoglio, ma questa è un'altra storia.
22/01/03
21/01/03
Il valzer degli addii.
Giovedì 26 Dicembre 2002. Dopo una settimana di silenzio lo chiamo per sincerarmi della sua esistenza! Nel corso della telefonata Massimo ha abilmente sviato (anche con ironia) il motivo della telefonata, dicendomi quanto gli fossi mancata: io, la mia dolce voce e una serata insieme a me.. bene! E' qui che ha inizio tutto: mi invita a cena per la domenica successiva (29 dicembre). La nostra conversazione si conclude da parte sua con ...allora tesorino ci sentiamo domenica, un bacio. Ok. A domenica.
Domenica 29 Dicembre 2002. Il giorno della cena è arrivato: ma senza alcuna cena e senza Massimo. Spreco l' ultimo sms: "Abbiamo o no una cena stasera? ci terrei a saperlo subito, i miei stanno cenando e io posso ancora raggiungere i miei amici: delucidami!". Nessuna risposta nè quella sera nè il giorno dopo; Massimo è da punire, oltre che da eliminare dalla mia esistenza, solo che a questo punto si è già defilato da solo e io non posso di certo chiamarlo per chiedergli di lasciarmi in pace..!
[Ecco il messaggio perfetto. Diretto per nulla polemico. Se sei interessato colpisce, se non lo sei non angoscia. Sempicemente perfetto. ndr ]
Mercoledì 1 Gennaio 2003. Suo sms alle 05.37: ...Nella notte di S.Silvestro si esprime un desiderio: il mio e' che il tuo si avveri. Il mio desiderio ardente era che lui bruciasse vivo ma non si è avverato. Non rispondo.
Mercoledì 8 Gennaio 2003. Mi ha scritto ancora: Ciao cara, che fai? come procedono gli studi? sei a Urbino? un bacione. Non rispondo.
Sabato 11 Gennaio 2003. Mi scrive: Che fai di bello stasera? Non rispondo. Mi chiama, peccato che io dormissi perchè mi sarei molto divertita nello spiegare a massimo in modo elegante quanto per me lui sia un emerito COGLIONE!!!!! Spero solo che, anche se di persone come lui se ne trovano a bizzeffe, il fato per me non ne riservi delle altre.
Notte tra il 13 ed il 14 Gennaio 2003. Epilogo. Mi ha scritto: Oi, ma che fai? non rispondi piu' ai miei sms? Minchia che osservazione acuta, questo fa colazione con pane e volpe!!! Continuo a non rispondere, prima o poi l'unico neurone che gli gira in testa gli farà capire che 1+1=2.. altrimenti male che vada, mi telefonerà chiedendo Ma tesorino cosa è successo, perchè ti comporti così? ...a quel punto come dice Alle, sarò costretta ad andare da lui e riempirlo di botte.
ore:17.37 - Mi ha fatto uno squillo lo stronzo: e chiama, tirchio, che ti faccio vedere io!
ore:18.34 - Sms: sei a urbino o a casa? perche' domani saro' a S.benedetto e se ci sei passerei a trovarti. Incredibile, è incredibile! E' malato, aiutatelo ha bisogno di cure immediate!
Ora di cena - Sms: so che mi sono comportato male con te, non ho parole per scusarmi, ma anche se non mi vuoi più sentire nè vedere x favore mandami magari 1solo sms x dirmelo e ti lascio in pace. Sa che si è comportato male? E' consapevole? E allora cosa mi chiama a fare facendo finta di niente? Non ha parole per scusarsi! Allora cosa mi disturba a fare?!
Subito dopo - Ha chiamato ma ero irraggiungibile.
00.00 - Mi chiama ancora..eh! stavolta ho risposto:"Pronto, pronto, pronto..." e ho messo giu.
00.05 - Richiama.
"Pronto... Monia, ciao cara come stai?"
"Molto bene grazie, senti veniamo al dunque, non è che io non ti voglia vedere o sentire è che non ne ho proprio la necessità, sai non ti stimo non nutro fiducia , sento una sorta di indifferenza, quindi perchè rivederti, non avrebbe senso per me."
"Ecco Monia ho chiamato appunto per chiarire, a parte che io credevo che la cena fosse lunedì..."
[ risata abbastanza isterica ]
"No davvero, poi ero in una situazione complessa.."
"Senti perfavore non importa, guarda Massimo non andare oltre, ammesso e non concesso che la cena fosse per lunedì, io domenica ti ho scritto un sms al quale non ho avuto risposta, e più complessa che fosse la tua serata potevi comunque scusarti il giorno dopo, ma no, hai preferito fresco fresco mandarmi gli auguri (del cazzo) a capodanno, come se nulla fosse, ma per chi mi hai presa?"
"Monia tu hai ragione ma.."
"So di aver ragione non occorre che tu me lo dica"
"Credimi.."
"Ah! crederti? Hai voglia di scherzare?"
"Monia davvero sono dispiaciutissimo, è che ho preferito aspettare un po' per chiamarti perchè sapevo che eri arrabiata e così ho provato con l'sms di capodanno e gli altri a seguire..guarda so che sono stato imperdonabile e farò di tutto per farmi perdonare, credimi, dammi la possibilità di rivederti e sarò in grado di riconquistare la tua fiducia, te lo prometto, esci con me e..."
"Forse non hai capito Massimo, credo tu sia mononeuronico, io non ho tempo da perdere, tu sei stato molto maleducato e qualsiasi persona anche la più stronza, il giorno dopo o anche giorni dopo, avrebbe strisciato (sensa ottenere nulla ma avrebbe strisciato), tu unico essere che si comporta così con me e io ti devo frequentare? Mi chiedi di uscire ancora con te? Ma se sono tanto garbata e a modo io, ho la fortuna di avere persone splendide vicino a me...Massimo tu con me non c'entri niente."
"Si però capita a tutti di sbagliare.."
"Si è vero, a me capita spesso, tu ne sei la prova, ma per te è diverso, eri ben consapevole del tuo agire, tutto premeditato, ed io dovrei perdonarti una cosa che tu hai volontariamente compiuto? Massimo dai, non c'è verso, smettila dai, avrai anche tu una dignità, no?!"
"Almeno se mi incontri mi saluti?"
[ digni... che? ndr ]
[Per quanto scritto sopra, per aver vendicato generazioni di uomini e donne che hanno creduto alle facce d'angelo, Monia è la mia eroina di oggi.
Per tutto quello che non c'è scritto è la mia eroina anche di domani. ]
Giovedì 26 Dicembre 2002. Dopo una settimana di silenzio lo chiamo per sincerarmi della sua esistenza! Nel corso della telefonata Massimo ha abilmente sviato (anche con ironia) il motivo della telefonata, dicendomi quanto gli fossi mancata: io, la mia dolce voce e una serata insieme a me.. bene! E' qui che ha inizio tutto: mi invita a cena per la domenica successiva (29 dicembre). La nostra conversazione si conclude da parte sua con ...allora tesorino ci sentiamo domenica, un bacio. Ok. A domenica.
Domenica 29 Dicembre 2002. Il giorno della cena è arrivato: ma senza alcuna cena e senza Massimo. Spreco l' ultimo sms: "Abbiamo o no una cena stasera? ci terrei a saperlo subito, i miei stanno cenando e io posso ancora raggiungere i miei amici: delucidami!". Nessuna risposta nè quella sera nè il giorno dopo; Massimo è da punire, oltre che da eliminare dalla mia esistenza, solo che a questo punto si è già defilato da solo e io non posso di certo chiamarlo per chiedergli di lasciarmi in pace..!
[Ecco il messaggio perfetto. Diretto per nulla polemico. Se sei interessato colpisce, se non lo sei non angoscia. Sempicemente perfetto. ndr ]
Mercoledì 1 Gennaio 2003. Suo sms alle 05.37: ...Nella notte di S.Silvestro si esprime un desiderio: il mio e' che il tuo si avveri. Il mio desiderio ardente era che lui bruciasse vivo ma non si è avverato. Non rispondo.
Mercoledì 8 Gennaio 2003. Mi ha scritto ancora: Ciao cara, che fai? come procedono gli studi? sei a Urbino? un bacione. Non rispondo.
Sabato 11 Gennaio 2003. Mi scrive: Che fai di bello stasera? Non rispondo. Mi chiama, peccato che io dormissi perchè mi sarei molto divertita nello spiegare a massimo in modo elegante quanto per me lui sia un emerito COGLIONE!!!!! Spero solo che, anche se di persone come lui se ne trovano a bizzeffe, il fato per me non ne riservi delle altre.
Notte tra il 13 ed il 14 Gennaio 2003. Epilogo. Mi ha scritto: Oi, ma che fai? non rispondi piu' ai miei sms? Minchia che osservazione acuta, questo fa colazione con pane e volpe!!! Continuo a non rispondere, prima o poi l'unico neurone che gli gira in testa gli farà capire che 1+1=2.. altrimenti male che vada, mi telefonerà chiedendo Ma tesorino cosa è successo, perchè ti comporti così? ...a quel punto come dice Alle, sarò costretta ad andare da lui e riempirlo di botte.
ore:17.37 - Mi ha fatto uno squillo lo stronzo: e chiama, tirchio, che ti faccio vedere io!
ore:18.34 - Sms: sei a urbino o a casa? perche' domani saro' a S.benedetto e se ci sei passerei a trovarti. Incredibile, è incredibile! E' malato, aiutatelo ha bisogno di cure immediate!
Ora di cena - Sms: so che mi sono comportato male con te, non ho parole per scusarmi, ma anche se non mi vuoi più sentire nè vedere x favore mandami magari 1solo sms x dirmelo e ti lascio in pace. Sa che si è comportato male? E' consapevole? E allora cosa mi chiama a fare facendo finta di niente? Non ha parole per scusarsi! Allora cosa mi disturba a fare?!
Subito dopo - Ha chiamato ma ero irraggiungibile.
00.00 - Mi chiama ancora..eh! stavolta ho risposto:"Pronto, pronto, pronto..." e ho messo giu.
00.05 - Richiama.
"Pronto... Monia, ciao cara come stai?"
"Molto bene grazie, senti veniamo al dunque, non è che io non ti voglia vedere o sentire è che non ne ho proprio la necessità, sai non ti stimo non nutro fiducia , sento una sorta di indifferenza, quindi perchè rivederti, non avrebbe senso per me."
"Ecco Monia ho chiamato appunto per chiarire, a parte che io credevo che la cena fosse lunedì..."
[ risata abbastanza isterica ]
"No davvero, poi ero in una situazione complessa.."
"Senti perfavore non importa, guarda Massimo non andare oltre, ammesso e non concesso che la cena fosse per lunedì, io domenica ti ho scritto un sms al quale non ho avuto risposta, e più complessa che fosse la tua serata potevi comunque scusarti il giorno dopo, ma no, hai preferito fresco fresco mandarmi gli auguri (del cazzo) a capodanno, come se nulla fosse, ma per chi mi hai presa?"
"Monia tu hai ragione ma.."
"So di aver ragione non occorre che tu me lo dica"
"Credimi.."
"Ah! crederti? Hai voglia di scherzare?"
"Monia davvero sono dispiaciutissimo, è che ho preferito aspettare un po' per chiamarti perchè sapevo che eri arrabiata e così ho provato con l'sms di capodanno e gli altri a seguire..guarda so che sono stato imperdonabile e farò di tutto per farmi perdonare, credimi, dammi la possibilità di rivederti e sarò in grado di riconquistare la tua fiducia, te lo prometto, esci con me e..."
"Forse non hai capito Massimo, credo tu sia mononeuronico, io non ho tempo da perdere, tu sei stato molto maleducato e qualsiasi persona anche la più stronza, il giorno dopo o anche giorni dopo, avrebbe strisciato (sensa ottenere nulla ma avrebbe strisciato), tu unico essere che si comporta così con me e io ti devo frequentare? Mi chiedi di uscire ancora con te? Ma se sono tanto garbata e a modo io, ho la fortuna di avere persone splendide vicino a me...Massimo tu con me non c'entri niente."
"Si però capita a tutti di sbagliare.."
"Si è vero, a me capita spesso, tu ne sei la prova, ma per te è diverso, eri ben consapevole del tuo agire, tutto premeditato, ed io dovrei perdonarti una cosa che tu hai volontariamente compiuto? Massimo dai, non c'è verso, smettila dai, avrai anche tu una dignità, no?!"
"Almeno se mi incontri mi saluti?"
[ digni... che? ndr ]
[Per quanto scritto sopra, per aver vendicato generazioni di uomini e donne che hanno creduto alle facce d'angelo, Monia è la mia eroina di oggi.
Per tutto quello che non c'è scritto è la mia eroina anche di domani. ]
Facce d'angelo-cuori di melma.
[ Ogni riferimento a fatti o persone è assolutamente reale e voluto. Ringrazio Monia per avermi permesso di pubblicare quanto segue. ]
"Dopo 2 mesi di assiduo corteggiamento, dopo 2 mesi di intense uscite, dopo 2 mesi di io sono molto geloso di te...tesorino mio, ecco che Monia, la bella addormentata nel bosco, si risveglia. E l'impatto con la mera realtà non è affatto gradevole."
I precoci sentimentali, quelli innamorati in 5 minuti, che ti giurano di provare un sentimento mai provato prima al primo batticuore.. sono nella top-ten delle cose che mi fanno imbestialire. Prima di loro però ci sono quelli che feriscono le persone a cui voglio bene. E Monia è una persona candida, rara. Trattarla male è da vigliacchi. Da facce d'angelo, appunto. Ma che questa non sembri una crociata, perchè Monia è tutt'altro che debole. E le sue battaglie le vince da sola. Io non ho chiesto altro che di poterlo raccontare.
[ Ogni riferimento a fatti o persone è assolutamente reale e voluto. Ringrazio Monia per avermi permesso di pubblicare quanto segue. ]
"Dopo 2 mesi di assiduo corteggiamento, dopo 2 mesi di intense uscite, dopo 2 mesi di io sono molto geloso di te...tesorino mio, ecco che Monia, la bella addormentata nel bosco, si risveglia. E l'impatto con la mera realtà non è affatto gradevole."
I precoci sentimentali, quelli innamorati in 5 minuti, che ti giurano di provare un sentimento mai provato prima al primo batticuore.. sono nella top-ten delle cose che mi fanno imbestialire. Prima di loro però ci sono quelli che feriscono le persone a cui voglio bene. E Monia è una persona candida, rara. Trattarla male è da vigliacchi. Da facce d'angelo, appunto. Ma che questa non sembri una crociata, perchè Monia è tutt'altro che debole. E le sue battaglie le vince da sola. Io non ho chiesto altro che di poterlo raccontare.
20/01/03

The winner is: Alessia!!!

Premia la categoria Miglior Attore non Protagonista la PIKI!
Piki: The winner is ANGELO! ehm... già che c'ero volevo dire una roba tipo... Alle me la dai? no? vabbè ritira il premio Debora (e tu me la dai? no??? ma non me la da' nessuno?)

Dani: The winner is: Alessia! Ritira il premio Alessia. [ .. credo che abbia lo stesso stilista di platinette.. ]

Ninja: The winner is: GINETTO! Ritira il premio: Chiara. [ pare che Ginetto le abbia delegato il compito dicendo: ciò almeno questa volta tre parole gliele dovrai dire! ]

[ ok, almeno questo non sembra nè Platy nè Gerry! Eccolo scendere le scale in un impeccabile intellectual look: cappotto nero, maglione a collo alto rigorosamente nero, barba lunga e pipa in bocca, spenta perchè altrimenti gliela faccio ingoiare... ]
Fred: Le gagnant est: la RISATA POSTATOMICA di PIKI! Le prix est retirè par Piki!
[ che non si presenta perchè non sopporta il francese... ]

Nuovo vincitore, nuovo ospite! Premia la categoria il Miglior Slogan del 2002... GERRY SCOTTI!
[ per fortuna che Platinette ha la parrucca ed il boa di piume di struzzo... ]
Gerry: The winner is: DARLA VIA, DARLA VIA COME FOSSE DELLA PIKI di CHIARA! Ritira il premio Chiara.

Consegna il premio alla Migior Suoneria del 2002 ... PLATINETTE!
[ in un meraviglioso abito in paillettes argentate con ampio spacco e immancabile boa di piume di struzzo, scende la scalinata barcollante una divina Platinette, leggera come sempre, elegante più che mai. ]
Platy: "mmmm[ si schiarisce la voce ]. The winner is: TANTI AUGURI della Carrà! Ritirano il premio i 40 CARRAMBA BOYS! E' tutta la vita che aspetto questo momento! E per contratto devo baciarli uno ad uno!"
17/01/03
Ok, avete giusto il tempo di passare dalla parrucchiera, decidere che vestito mettere, scegliere le scarpe e la borsetta. Perchè lunedì vi aspetto tutti alla Serata di Gala in onore dei vincitori degli Alle's Awards 2002. Durante la serata verranno consegnati i premi da ospiti a sorpresa.
Conduce SuperAlle.
Buon WE a tutti e ... RACATANGA!
Conduce SuperAlle.
Buon WE a tutti e ... RACATANGA!
15/01/03

# "Io faccio quello che voglio" [ anche nella versione "non abbiamo mica il cordone ombelicale" - by Alle ]
# "Piuttosto che dargliela me la cucio a punti stretti" [ by piki, chi se no? ]
# "Darla via, darla via come fosse della Piki" [ liberamente tratto da una battuta di Macao, ricordate il programma della Parietti du Rai2? - by Chiara ]

# Apparizione/Sparizione - Elisa&Ilenia [ incredibilmente ad effetto le apparizioni in luoghi e tempi diversi. Molto efficaci anche le improvvise sparizioni. Volendo considerare questo più che un talento una necessità, aspettiamo impazienti la prossima visione! ]
# Risata PostAtomica - Piki [ la risata dal potere dileguante. Nel senso che quando ride così o si dilegua lei o ci dileguiamo noi. Vabbè nella peggiore delle ipotesi ci cacciano tutti dal locale. ]
# Voce Petulante - Alle [ Il quarto potere delle streghe. Provoca emicrania immediata. ]

# Chiara [ 9 concerti all'attivo ]
# Ghiso [ 6 concerti e un bacio all'attivo]
# Ginetto [ 7 concerti all'attivo e sostiene che non gli piacciono... mah!]

# Alessia [ "Arrivederci e grazie." ... e cambia casa, facendo il trasloco su un furgone mortuario prestatogli da un amico, del ramo appunto. Molto simbolico. ]
# Ciccio [ Lei molla lui. Poi lei piange tormentata dai sensi di colpa e lui passa le seguenti settimane a consolarla. "Ma Alle, piange! Io non ce la faccio a vederla piangere!". Oltre al danno la beffa. ]
# Satk [ ... quando lui smette di piangere per la perdita di FacciaD'Angelo-CuoreDiMelma e a me è passate la stizza, forse ve le racconto. O se Dio vuole l'archiviamo e non se ne parla più. ]

# Asereje - Las Ketchup [ scarica mp3 | testo ]
#Nuova Ossassione - SubsOnicA [ scarica mp3 | testo ]
# Per me è importante - Tiromancino [ scarica mp3 | testo ]

# Angelo [ "... tutti quanto abbiamo un angelo, Angelo!.." e questo quando passa non passa inosservato!!! ]
# Antonio [ dopo avergli rovinato anni di terapia di recupero al solo scopo di movimentare le calde serate di luglio, dopo averlo fatto salire ed abbandonato in cima ad un albero, calpestato mentre scendeva dallo scivolo fetish, bhe credo che una nomination se la meriti! Se non altro perchè ancora sostiene che siamosimpaticissime ]
# Marcinelle [ perchè nelle notti tormentate da una digestione impossibile ancora me lo sogno con le valigie in mano davanti alla nostra camera...]

# Alessia [ per aver combiato nel 2002 fidanzato, casa e lavoro; ed aver contemporaneamente fronteggiato l'accanirsi della sfiga con un coraggio esemplare ]
# Chiara [ per la presenza, l'affetto, le consulenze in ambito etico/morale nonchè economico/burocratico, la coerenza, l'intelligenza... ciò, che bella persona! ]
# Piki [ per l'appoggio sempre e comunque; per le serate al parco, il ballo maori, le crociate in mia difesa. Perchè lei c'è ]
14/01/03
12/01/03
Copio&incollo.
"Diciamolo subito: Il Piccolo Principe e’ un libro denso e lieve, pesantemente sopravvalutato. E che ha fatto un universo di danni, seppur involontari. Quante donne hanno regalato il romanzo di Saint-Exupéry nella speranza che il di lui di turno capisse la morale dell’addomesticare, dell’unicità, dell’attenzione protettiva per l’amata? Che la frase “nessuna rosa è uguale alla mia rosa, voi siete belle ma siete vuote” fosse una rivelazione nel profondo per l’umanissimo maschio contemporaneo invitato a consumare tette e sederi, concentrato sul proprio narcisismo, edonismo ed egocentrismo. Quel piccolo pestifero principe con la sua rosa vezzosa ha anche fatto accucciare centinaia di donne nell’idea che, se lui ti ama, allora ti perdona tutto gli sbalzi d’umore, l’irascibilita’, l’eccesso di protagonismo, le richieste costanti di coccole. Peggio, facendo tabula rasa di qualsiasi anelito di indipendenza femminile o femminista che dir si voglia, ha riproposto il modello della donna bella e vulnerabile, in cerca del maschio protettivo un po’ beota perche’ conquistabile a suon di moine e ammiccamenti. Danni anche agli uomini, gia’ poco inclini al crescere: come il Piccolo Principe possono detestare la logica concreta del lavoro (burocrazia&C.), contrapponendo a tanta noia l’edulcorato candido mondo dei bambini, che come e’ noto candido non e’. se il libro ha venduto milioni di copie, significa che gli stereotipi, i ruoli, sono difficili da estirpare come i semi di baobab. E che Saint-Exupéry non ha colpa alcuna se non di ‘plagio’: la massima per cui il Piccolo Principe e’ oltremodo citato, “l’essenziale e’ invisibile agli occhi” era stata piu’ volte pronunciata, seppur sotto altra veste. Da Seneca a Socrate, da Buddha a Gesu’ Cristo."
Quale pericolo per l'educazione sentimentale di menti semirigide rappresentano i romanzi Harmony! Su tale base Biutifull diventa esempio e modello di vita, la De Filippi guida e icona dei processi di socializzazione. Il mondo diventa tutto pateticamente uguale: una cornice rosa che rinchiude una storia d'amore.
Una qualunque, purchè risponda alle regole Harmony-Defilippi: inizio tormentato happyend tra lacrime e abbracci.Nulla al di fuori. E a ben guardare nulla anche dentro. Nulla di interessante, di consistente, di senso. Nulla di reale, di poetico, di divertente.
Nulla.
In questo mondo (nel mondo semirigido dei malcapitati cresciuti a pane e Harmony) il Piccolo Principe può apparire solo così: lui (principe! ovviamente!) crede di voler dell'altro, che lei (la rosa, chi se no?) non gli basti piu. Scappa e incontra tanti uomini e molte donne (il Piccolo Principe nel roseto sarebbe una metafora di un uomo in crisi in un bordello?) ma nessuna è come la sua. Così torna da lei che lo aspetta a braccia aperte.
|| Titoli di coda || Pubblicità || De Filippi ||
Sia chiaro che questo meccanismo non è di per sè sbagliato.
Ognuno dà quel che ha. Nè di più nè di meno.
E allora facciamo così: i semirigidi si fermino qui. Per il loro bene, intendo. Che scoprendo la realtà non venga loro un colpo! Che scoprendo che si possono scrivere più di 10 righe senza parlare d'amore non gli sorga un dubbio! E sopratutto che il dubbio non incrini la loro semirigidità.
Perchè il Piccolo Principe (UDITE! UDITE!) non parla d'amore. E non parla d'animo maschile o femminile. O meglio parla di tutte queste cose e di molte altre ancora. Che però uno sguardo semirigido difficilmente riesce a leggere.
Per esempio parla di un bambino cresciuto troppo in fretta (il pilota, nonchè autore) che ritrova la propria infanzia, quando meno se lo aspetta, che la rivive (passa la fase delle domande, degli ideali, della negazione) e la supera come non è riuscito a fare quando da bambino doveva comportarsi da adulto.
E poi potrebbe parlare di come siamo noi. Tutti. Uomini e donne, adulti e bambini. Forse anche i semirigidi mentali. Sicuramente di come sono io.
Dei momenti malinconici che mi fanno piangere al tramonto.
Di cosa ha o non ha importanza nella mia vita.
Di un mondo di sogni e lacrime che resta misterioso.
Dei tempi, dei modi, dei volti dell'affetto.
Della necessità di dare una regola, un senso a quello che mi circonda.
Di come all'improvviso mi senta legata a qualcuno.
Di come succede che un luogo diventi casa.
Di come sia più facile fare domande che dare risposte.
Di come si possa morire di nostalgia per un luogo da cui un tempo ho creduto di voler scappare.
Per esempio.
NB.
# semi (in semirigidità, semirigido, etc.) e' ovviamente, volutamente, ironico.
# ok, ammettiamo pure che ci sia un chiaro riferimento all'identità di genere dei personaggi: si parla di piccolo principe e non di piccola principessa, si parla di rosa e non di tulipano. Ma la volpe? In questa visione allucinata e allucinante di che sesso è la volpe?
"Diciamolo subito: Il Piccolo Principe e’ un libro denso e lieve, pesantemente sopravvalutato. E che ha fatto un universo di danni, seppur involontari. Quante donne hanno regalato il romanzo di Saint-Exupéry nella speranza che il di lui di turno capisse la morale dell’addomesticare, dell’unicità, dell’attenzione protettiva per l’amata? Che la frase “nessuna rosa è uguale alla mia rosa, voi siete belle ma siete vuote” fosse una rivelazione nel profondo per l’umanissimo maschio contemporaneo invitato a consumare tette e sederi, concentrato sul proprio narcisismo, edonismo ed egocentrismo. Quel piccolo pestifero principe con la sua rosa vezzosa ha anche fatto accucciare centinaia di donne nell’idea che, se lui ti ama, allora ti perdona tutto gli sbalzi d’umore, l’irascibilita’, l’eccesso di protagonismo, le richieste costanti di coccole. Peggio, facendo tabula rasa di qualsiasi anelito di indipendenza femminile o femminista che dir si voglia, ha riproposto il modello della donna bella e vulnerabile, in cerca del maschio protettivo un po’ beota perche’ conquistabile a suon di moine e ammiccamenti. Danni anche agli uomini, gia’ poco inclini al crescere: come il Piccolo Principe possono detestare la logica concreta del lavoro (burocrazia&C.), contrapponendo a tanta noia l’edulcorato candido mondo dei bambini, che come e’ noto candido non e’. se il libro ha venduto milioni di copie, significa che gli stereotipi, i ruoli, sono difficili da estirpare come i semi di baobab. E che Saint-Exupéry non ha colpa alcuna se non di ‘plagio’: la massima per cui il Piccolo Principe e’ oltremodo citato, “l’essenziale e’ invisibile agli occhi” era stata piu’ volte pronunciata, seppur sotto altra veste. Da Seneca a Socrate, da Buddha a Gesu’ Cristo."
Quale pericolo per l'educazione sentimentale di menti semirigide rappresentano i romanzi Harmony! Su tale base Biutifull diventa esempio e modello di vita, la De Filippi guida e icona dei processi di socializzazione. Il mondo diventa tutto pateticamente uguale: una cornice rosa che rinchiude una storia d'amore.
Una qualunque, purchè risponda alle regole Harmony-Defilippi: inizio tormentato happyend tra lacrime e abbracci.Nulla al di fuori. E a ben guardare nulla anche dentro. Nulla di interessante, di consistente, di senso. Nulla di reale, di poetico, di divertente.
Nulla.
In questo mondo (nel mondo semirigido dei malcapitati cresciuti a pane e Harmony) il Piccolo Principe può apparire solo così: lui (principe! ovviamente!) crede di voler dell'altro, che lei (la rosa, chi se no?) non gli basti piu. Scappa e incontra tanti uomini e molte donne (il Piccolo Principe nel roseto sarebbe una metafora di un uomo in crisi in un bordello?) ma nessuna è come la sua. Così torna da lei che lo aspetta a braccia aperte.
|| Titoli di coda || Pubblicità || De Filippi ||
Sia chiaro che questo meccanismo non è di per sè sbagliato.
Ognuno dà quel che ha. Nè di più nè di meno.
E allora facciamo così: i semirigidi si fermino qui. Per il loro bene, intendo. Che scoprendo la realtà non venga loro un colpo! Che scoprendo che si possono scrivere più di 10 righe senza parlare d'amore non gli sorga un dubbio! E sopratutto che il dubbio non incrini la loro semirigidità.
Perchè il Piccolo Principe (UDITE! UDITE!) non parla d'amore. E non parla d'animo maschile o femminile. O meglio parla di tutte queste cose e di molte altre ancora. Che però uno sguardo semirigido difficilmente riesce a leggere.
Per esempio parla di un bambino cresciuto troppo in fretta (il pilota, nonchè autore) che ritrova la propria infanzia, quando meno se lo aspetta, che la rivive (passa la fase delle domande, degli ideali, della negazione) e la supera come non è riuscito a fare quando da bambino doveva comportarsi da adulto.
E poi potrebbe parlare di come siamo noi. Tutti. Uomini e donne, adulti e bambini. Forse anche i semirigidi mentali. Sicuramente di come sono io.
Dei momenti malinconici che mi fanno piangere al tramonto.
Di cosa ha o non ha importanza nella mia vita.
Di un mondo di sogni e lacrime che resta misterioso.
Dei tempi, dei modi, dei volti dell'affetto.
Della necessità di dare una regola, un senso a quello che mi circonda.
Di come all'improvviso mi senta legata a qualcuno.
Di come succede che un luogo diventi casa.
Di come sia più facile fare domande che dare risposte.
Di come si possa morire di nostalgia per un luogo da cui un tempo ho creduto di voler scappare.
Per esempio.
NB.
# semi (in semirigidità, semirigido, etc.) e' ovviamente, volutamente, ironico.
# ok, ammettiamo pure che ci sia un chiaro riferimento all'identità di genere dei personaggi: si parla di piccolo principe e non di piccola principessa, si parla di rosa e non di tulipano. Ma la volpe? In questa visione allucinata e allucinante di che sesso è la volpe?
09/01/03
[delirio relativamente riorganizzato attorno al tema "madri: come difendersi?" condotto da Alle & Chiara . Con la preziosa partecipazione di Lisa e Ginetto.]
La dieta perfetta.
Mia madre vuole che dimagrisca.
La mamma di Chiara vuole che ingrassi.
Mia madre mi insegue con le zucchine grigliate senza olio nè sale.
La mamma di Chiara la ricorre con le cotolette.
Il tutto alle 7.00 del mattino quando entrambe odiamo il pianeta intero e il nostro ultimo pensiero è cosa mangeremo a pranzo.
Va da sè che la stizza è tale da impedirci sia di assecondarle che di contraddirle.
Prendiamo la gavetta (o il cestino della merenda?) per farle tacere ma senza la minima intenzione di cedere al ricatto morale.
A pranzo rifilo le zucchine a chiara.
Chiara mi dà le cotolette.
Io continuo ad ingrassare, Chiara continua a dimagrire.
La domanda rimane: PERCHE'?
Perchè proprio a noi?
Perchè mi deve svegliare per dirmi: "Dormivi?"
Perchè quando comincia a parlare non si sa mai dove andrà a parere?
[mamma: vieni a vedere cosa c'è su RaiDue!
figlia/o: ma sto dormendo...
mamma: ecco! quando sei in casa dormi e se non dormi esci! guarda che vita sregolata che fai! sei sempre stanca! e poi questo non è un albergo! non sembriamo nemmeno una famiglia....]
Perchè non riesco a farla bussare prima di entrare in camera mia?
Perchè deve lasciare mille biglietti in una cucina di meno di 10 metri quadrati?
["ho già preparato la cena" sulla tavola ovviamente già apparecchiata, "non serve il sale" sul coperchio della pentola con l'acqua,
"ci sono 5 fettine, lasciatene una per vostro padre" sul coperchio della padella, "ricordati di scongelare il pane" appiccicato sul frigo...]
Perchè mi deve svegliare alle 9.00 di sabato mattina per dirmi di rifare il letto?
[non posso rifarlo mamma, ci sto dormendo dentro!]
Perchè? Perchè? Perchè?
... di mamma ce n'è una sola...
Fonti autorevoli (Ginetto) sostengono che esista una corrispondenza tra i binomi madre/figlia e padre/figlio.
La dieta perfetta.
Mia madre vuole che dimagrisca.
La mamma di Chiara vuole che ingrassi.
Mia madre mi insegue con le zucchine grigliate senza olio nè sale.
La mamma di Chiara la ricorre con le cotolette.
Il tutto alle 7.00 del mattino quando entrambe odiamo il pianeta intero e il nostro ultimo pensiero è cosa mangeremo a pranzo.
Va da sè che la stizza è tale da impedirci sia di assecondarle che di contraddirle.
Prendiamo la gavetta (o il cestino della merenda?) per farle tacere ma senza la minima intenzione di cedere al ricatto morale.
A pranzo rifilo le zucchine a chiara.
Chiara mi dà le cotolette.
Io continuo ad ingrassare, Chiara continua a dimagrire.
La domanda rimane: PERCHE'?
Perchè proprio a noi?
Perchè mi deve svegliare per dirmi: "Dormivi?"
Perchè quando comincia a parlare non si sa mai dove andrà a parere?
[mamma: vieni a vedere cosa c'è su RaiDue!
figlia/o: ma sto dormendo...
mamma: ecco! quando sei in casa dormi e se non dormi esci! guarda che vita sregolata che fai! sei sempre stanca! e poi questo non è un albergo! non sembriamo nemmeno una famiglia....]
Perchè non riesco a farla bussare prima di entrare in camera mia?
Perchè deve lasciare mille biglietti in una cucina di meno di 10 metri quadrati?
["ho già preparato la cena" sulla tavola ovviamente già apparecchiata, "non serve il sale" sul coperchio della pentola con l'acqua,
"ci sono 5 fettine, lasciatene una per vostro padre" sul coperchio della padella, "ricordati di scongelare il pane" appiccicato sul frigo...]
Perchè mi deve svegliare alle 9.00 di sabato mattina per dirmi di rifare il letto?
[non posso rifarlo mamma, ci sto dormendo dentro!]
Perchè? Perchè? Perchè?
... di mamma ce n'è una sola...
Fonti autorevoli (Ginetto) sostengono che esista una corrispondenza tra i binomi madre/figlia e padre/figlio.
07/01/03
La lista del giorno è:
Cose che mi ha detto Frederic.
In assoluta buona fede, che e' peggio.
* io: ho lasciato la trusse in macchina! volevo farmi bella...
lui: vabbe' mica c'hai lasciato la bacchetta magica!
* lui: sei in giro?
io: no, ma se volevi uscire, vengo. solo che non ho la macchina.
lui: allora facciamo un'altra volta.
* lui: vieni a berti un birrino?
io: sono sempre a piedi! (vedi sopra, d'altra parte era il giorno dopo...)
lui: prendi un taxi!
io: buona serata fred.
lui: ma dove sei?
io: in stazione.
lui: ma allora! tutte ste storie!!! vieni a piedi.
* lui: vieni anche tu?
io: mi sa che e' una serata tra uomini, magari e' meglio che le ragazze non ci siano..
lui: vabbe', ma tu sei l'alle, che c'entra???
* com'e' che quando ci sei tu io non trombo mai??? tu hai un effetto castrante!
* io: conosci questa canzone...[canto]?
lui: no, cos'e'?
io: Carmen Consoli!
lui: veramente sembravi i fichi d'india....
In assoluta buona fede, che e' peggio.
* io: ho lasciato la trusse in macchina! volevo farmi bella...
lui: vabbe' mica c'hai lasciato la bacchetta magica!
* lui: sei in giro?
io: no, ma se volevi uscire, vengo. solo che non ho la macchina.
lui: allora facciamo un'altra volta.
* lui: vieni a berti un birrino?
io: sono sempre a piedi! (vedi sopra, d'altra parte era il giorno dopo...)
lui: prendi un taxi!
io: buona serata fred.
lui: ma dove sei?
io: in stazione.
lui: ma allora! tutte ste storie!!! vieni a piedi.
* lui: vieni anche tu?
io: mi sa che e' una serata tra uomini, magari e' meglio che le ragazze non ci siano..
lui: vabbe', ma tu sei l'alle, che c'entra???
* com'e' che quando ci sei tu io non trombo mai??? tu hai un effetto castrante!
* io: conosci questa canzone...[canto]?
lui: no, cos'e'?
io: Carmen Consoli!
lui: veramente sembravi i fichi d'india....
06/01/03
E' da ieri, quando ho messo giù il telefono che ci penso. Ho voluto evitare di mandarti messaggi inutilmente cattivi. Ma non voglio passarci sopra. Io ci sono rimasta male. Non sopporto la leggerezza con cui prometti e la noncuranza con cui non mantieni. Perchè io credo alle tue parole e rassegnarmi ad accontentarmi delle intenzioni è uniliante per me ed offensivo per te. Ma chissà se mi senti...
Perdonami per questa voce, disfatta dal fumo e dalla fatica e per questa attitudine decadente.
Perdonami per questo aspetto, dimesso ed in triste abbandono. Il passare del tempo concederà saggezza e buon senso.
La mia rivoluzione è pioggia sul bagnato, un castello di sabbia e non lascerà né infamia, né lode…
Perdonami se non traggo beneficio dal dubbio e dai vili silenzi. Il passare del tempo restituirà onore al vero.
La mia rivoluzione è pioggia sul bagnato, un castello di sabbia e non lascerà né infamia, né lode…
La mia rivoluzione sembra già lotta contro mulini a vento, e non porterà medaglie al valore…
Penso al mio primo post mentre ascolto Carmen Consoli (Mulini A Vento).
Perdonami per questo aspetto, dimesso ed in triste abbandono. Il passare del tempo concederà saggezza e buon senso.
La mia rivoluzione è pioggia sul bagnato, un castello di sabbia e non lascerà né infamia, né lode…
Perdonami se non traggo beneficio dal dubbio e dai vili silenzi. Il passare del tempo restituirà onore al vero.
La mia rivoluzione è pioggia sul bagnato, un castello di sabbia e non lascerà né infamia, né lode…
La mia rivoluzione sembra già lotta contro mulini a vento, e non porterà medaglie al valore…
Penso al mio primo post mentre ascolto Carmen Consoli (Mulini A Vento).
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