21/10/05

Ok, sto meglio.

E sto meglio perchè parlare delle cose, contrariamente a quanto sembrano pensare un po' delle persone che mi circondano, SERVE. E' il motivo per cui la gente va in analisi, il motivo per cui esistono gruppi di ascolto, gruppi di supporto, i sociologi e i blog. Ed io parlo di qualsiasi cosa, ne parlo sempre, molto, e con tutti.
Se non siete in grado di capire la fortuna che avete a poter parlare con me (sì, l'ho detto e lo penso.) di qualsiasi cosa, se non avete capito che non esiste qualcosa che non possiate dirmi, allora avete bisogno di un analista o di un gruppo d'ascolto/suporto o di un blog. Perchè il sociologo non l'avete apprezzato.

Detto ciò risulta chiaro quanto segue.

1) Dichiaro te e questa assurda faccenda archiviati.

Ho detto tutto quello che c'era da dire, ma dubito che tu abbia capito cosa intendevo, visto che intendevo esattamente quello che ho detto ed è una pratica che non conosci. Questo per quanto riguarda questa cazzata che hai fatto diventare un problema. Per quanto riguarda te il discorso si riduce a quanto segue: sei un bambino, egoista e inaffidabile; ho combattutto tutta la vita con qualcun altro fatto così. E mi basta. Buona fortuna.

2) La comunicazione può far male.

Ma io non posso farne senza. Se chi mi sta di fronte può, allora può fare senza anche di me. Non mi interessano relazioni sociali, amicali, sentimentali che non prevedano una comunicazione aperta, scoperta e sincera.

3) Io, l'Alle

Pensate quello che vi pare. Io so la strada che ho percorso fin qui. E l'ho sudata. Sono una persona con cui non è facile avere a che fare, perchè sono coerente, acida, acuta. E pretendo molto dalle persone con un potenziale. Perchè avere un cervello implica il DOVERE di non sprecarlo. E' a mio avviso una questione morale. Ma ovviamente avere a che fare con me non è un dovere civico, quindi secondo me la scelta è: se credi che ne valga la pena, eccomi, altrimenti, semplicemente no.

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