17/03/06

Via.

Ok, ora chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo, li riapro e mi butto.
Tanto il mio stomaco ha già deciso.

E io del mio stomaco mi fido.

Chè è stato lui a dirmi che era ora di chiudere quel rapporto quando tutti mi dicevano "ma cosa vuoi più di così?".
Il mio stomaco mi ha detto che quella sarebbe stata casa mia. Che lei sarebbe stata la mia famiglia.
E mi ha detto, sul binario 1 della stazione di Pesaro, ormai 8 anni fa, che lui avrebbe fatto parte della mia vita per sempre, che non avrei potuto far altro che perdonarlo e adorarlo per sempre.

E mi ha detto, in un tempo perso nella memoria di un'altra vita, che quella vita non era mia.
E mi ha portato qui, oggi, in una vita che più mia di così non sarebbe nemmeno possibile.

Via allora, si ricomincia.

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