Monto a cavallo del mio scooter con lo stile di Zorro, supero un paio di semafori gialli, ok forse rossi, arrivo all'ospedale, entro dall'uscita di emergenza, sbaglio piano, torno indietro, poi ancora le scale, mi scusi infermiera dove trovo il reparto maternità?, arrivo a 5 minuti dalla fine dell'orario delle visite.
Flashback.
Io ed il futuro papà siamo sbronzi duri in giro per una Bologna deserta.
"Sai oggi è il 10 di agosto. Io esprimo sempre gli stessi desideri. Mi servono solo 3 stelle cadendi. Solo 3. Esprimo questi desideri da quando ero bambina."
"Ok, andiamo."
"Dove?"
"A cercare le stelle cadenti no? Come se non ti conoscessi, non si sono mai avverati in 30 anni questi desideri se non ti porto a vedere le stelle, finisce che è colpa mia se non si avverano quest'anno. Ma cosa si può desiderare per tutta la vita? Qualcosa che volevi da bambina e che non hai mai avuto... Non me lo dirai mai, immagino."
"Quando si avvereranno sarai il primo a saperlo."
Nel corridoio non c'è quasi nessuno. Si sente solo un bambino che piange, ma l'infermiera mi indica una stanza in direzione opposta al pianto. Come stanno?, chiedo, bene tutti e due, risponde.
Flashback.
Mangiamo una pizza da me. Che nessuno dei due ha la voglia nè di fare la spesa nè di cucinare. Partiamo col delirio ANARCO IMPERO. Questo è il motivo principale per cui ci piace passare il tempo insieme. Tu dì una cazzata, noi andiamo avanti a svilupparla per ore. L'anarco impero è un'isola per forza. Non troppi abitanti, altrimenti ci vuole una legge, e allora che anarchia sarebbe. Diciamo 100 persone. Nell'anarco impero ognuno fa quello che vuole purchè stia bene all'imperatore. Prima che il gallo canti abbiamo pianificato la scuola, la pensione di gioventù, la ricerca e lo sviluppo dell'anarco impero. Ci serve solo un'isola. Perchè abbiamo anche una lista di 100 nomi...
Eccoci. Mi affaccio nella stanza. La mamma è bellissima. Ho quasi paura. Mi avvicino, ciao Zia Alle!, hai visto l'anarco-erede? Mi ha stretto il dito. E il cuore. E lo stomaco. Così piccolo. Così bello.
Ora le immagini nella mia testa sono talmente tante. Io ed il papà al parco, al mare, a feste di dubbia morale.
E i mille traslochi su una fiesta. La libreria in giardino. Libri, film, la spesa alla coop. Io e il papà che litighiamo, mavvaffanculo, tu credi sempre di sapere tutto, tu che la vita ti si prepara attorno e nemmeno te ne accorgi, tu che la vita l'hai voluta complicare per forza. I suoi amici, le sue donne assurde, quelli che lo adorano sempre e comunque.
Ora è papà. E io sono zia, la zia Alle. E ho comprato una salopette di jeans piccolissima, e lo shuffle. E ci ho registrato la mia voce che legge il piccolo principe.
Questo cosetto di 3 kg, scarsi, ha già fatto più di un miracolo.
2 commenti:
Spero che questa storia dell'anarco impero non nasconda implicazioni sottotestuali anche per il sottoscritto. Visto che tutto tace. E qui combatto da solo con i veri anarchici (quelli di aruba) che non si capisce che combinino. E tremo al pensiero che tu mi abbandoni. Cosa farò nella nera notte senza la mia luna a guidarmi (vabbè, vabbè, potevo fare di meglio, ma rende l'idea, no?)...?
Superpetra poco super...
ci sono, ci sono. ci fossi mai riuscita a lasciare qualcuno in panne... finisco le ferie poi torno a lavorare anche per te! uff! tutti questi uomini che hanno bisogno di me, tutti per i motivi sbagliati! :(
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