(Il mio personale racconto di Natale.)
Del natale 2005 non rimase traccia nei libri di storia. Non uno tzunami, non un kamikaze, tutto sommato qualcuno lo defì un buon natale. Forse per questo passò inosservato agli occhi degli storici.
Del natale 2005 non rimase traccia nei libri di economia. La solita inchiesta dello studio Stella. Le solite interviste sulle preferenze degli italiani: chi il salmone e chi il caviale, chi l'albero e chi il presepe, e quanto tutto ciò costerà quest'anno alle tasche delle famiglie bla bla bla.
Insomma del natale 2005 non gliene fregava un tubo a nessuno.
Quindi, non avendo nulla di cui parlare, mia madre ha pensato di rendere indimenticabile questo natale con le seguenti affermazioni (rivolte, immagino, a interlocutori random tra quelli a tavola):
1. "Cara, come sei elegante, diventi ogni giorno più bella, non come mia figlia."
2. "Tesoro, pensaci bene, che poi ti ritrovi con una laurea inutile come la sua (io, chi altri?)."
3. "Gioia, quando ci presenti un bel fidanzatino? Ormai sei grande, non vorrai fare la fine dell'Alle?"
4. "Mia figlia, se ti avvicini troppo, morde."
5. "Tua figlia è deliziosa, speriamo che si mantenga così. Non come la mia..."
6. "Cara l'importante è che il lavoro che farai ti dia delle soddisfazioni, non come quello dell'Alle che non si capisce che cosa faccia."
Ok, ora io mi siedo, incrocio le gambe e aspetto.
Inpugno il mio kalashnikov e aspetto.
Pazientemente. Che mica ho fretta.
Ma prima o poi passa qualcuno a dirmi: non lo senti lo spirito natalizio?
E potrete leggere la risposta unendo i punti dallo 0 al 30 sulla sua fronte.
27/12/05
14/12/05
SYNFLEX FORTE 550
"Le peggiori tragedie della vita sono due", diceva George Bernard Shaw. "Una è perdere la cosa che più si desidera, l'altra è conquistarla". In altre parole, una volta soddisfatti i desideri più profondi perdiamo la nostra principale ragione di vita. Il fatto stesso di provare quei desideri è così appagante che quando si realizzano ne restiamo devastati. Ma io ti dico, caro Pesci, che nel 2006 hai buone probabilità di confutare questa teoria. Penso che otterrai esattamente quello che vuoi, e la cosa ti riempirà di gioia. La chiave di questo possibile successo ti verrà offerta la prossima settimana.
Sai che c'è? C'è che io ci credo. Saranno gli antibiotici o gli antidolorifici o diosolosa cos'altro. Ma dall'alto della dignità di una faccia deformata da un ascesso e di una testa ovattata, bhe, io ci credo.
Mi sento drogata. Gli antibiotici sono legali e la maria no... bizzarra la vita.
E poi vorrei compagnia, ma anche no, che mi vergogno di farmi vedere così.
E non ci si crede che sia io a dirlo, che esco in pigiama.
Poi per dirla tutta non è che il dente mi faccia proprio male.
Anzi, ma sento una bolla dentro la guancia.
Più che dolorosa è fastidiosamente resistente.
Che fin da bambina io ero quella che le bolle di sapone le inseguiva per farle scoppiare.
Già lo so, costruttiva e propositiva fin dall'inizio.
Questa notte ho anche sognato di incidermi la guancia.
Che poi i sogni che si fanno sotto antibiotici sono qualcosa di allucinato come solo un sogno può essere, ma di più, che l'antibiotico un po' anestetizza il cervello, quindi non è che pure lui (il cervello) ci pensi 2 volte a lasciar scappare i pensieri.
I sogni sotto antibiotici sono pure peggio dei post sotto antibiotici.
E poi non controllo bene le palpebre.
Ogni 20 minuti mi accorgo che sono basse.
E per fortuna che non fumo più da giugno, che oggi centrare un posacenere sarebbe assolutamente fuori dalle mie possibilità.
Sai che c'è? C'è che io ci credo. Saranno gli antibiotici o gli antidolorifici o diosolosa cos'altro. Ma dall'alto della dignità di una faccia deformata da un ascesso e di una testa ovattata, bhe, io ci credo.
Mi sento drogata. Gli antibiotici sono legali e la maria no... bizzarra la vita.
E poi vorrei compagnia, ma anche no, che mi vergogno di farmi vedere così.
E non ci si crede che sia io a dirlo, che esco in pigiama.
Poi per dirla tutta non è che il dente mi faccia proprio male.
Anzi, ma sento una bolla dentro la guancia.
Più che dolorosa è fastidiosamente resistente.
Che fin da bambina io ero quella che le bolle di sapone le inseguiva per farle scoppiare.
Già lo so, costruttiva e propositiva fin dall'inizio.
Questa notte ho anche sognato di incidermi la guancia.
Che poi i sogni che si fanno sotto antibiotici sono qualcosa di allucinato come solo un sogno può essere, ma di più, che l'antibiotico un po' anestetizza il cervello, quindi non è che pure lui (il cervello) ci pensi 2 volte a lasciar scappare i pensieri.
I sogni sotto antibiotici sono pure peggio dei post sotto antibiotici.
E poi non controllo bene le palpebre.
Ogni 20 minuti mi accorgo che sono basse.
E per fortuna che non fumo più da giugno, che oggi centrare un posacenere sarebbe assolutamente fuori dalle mie possibilità.
02/11/05
Mi hanno rubato l'autoradio.
Peggio mi hanno rubato un caro ricordo.
Certo devo aver fatto un figurone agli occhi del ladro (Stronzo, va detto.).
Sparpagliate nell'abitacolo ho (ri)trovato: Aulin, assorbenti, salviette profumate, cartine e tabacco.
Ora, SuperAlle è superiore alla schiavitù dei beni terreni, certo, ma porco cazzo, il sapore della vendetta sta a SuperAlle come l'odore del sangue sta a Bruto.
E allora state tutti molto attenti perchè scaglierò l'anatema, la maledizione, il malocchio di SuperAlle. E' qualcosa di molto potente quindi vi consiglio di mantenere la distanza di sicurezza dai vostri monitor e mettere gli occhiali scuri.
Così bravi.
Chiunque tu sia, Stronzo (va detto), ti arrivi la maledizione di SuperAlle!
Che basti l'odore lontano di una donna (pure le racchie, sì) per farti avere una imbarazzante, evidente, ingestibile erezione. Ma che poi al solo toccare una donna l'erezione semplicemente cessi.
[ Certo lo Stronzo, va detto, portebbe essere una donna.
Non avrete davvero pensato che SuperAlle non possegga una maledizione per le Stronze?
Ingenui. ]
Chiunque tu sia, Stronza (va detto), ti arrivi la maledizione di SuperAlle!
Che basti il tuo odore (pure se sei racchia, sì) per provocare una imbarazzante, evidente, ingestibile erezione a tutti gli uomini attorno a te. Ma che poi al solo toccarti l'erezione semplicemente cessi.
Chiunque tu sia che la maledizione di SuperAlle non ti abbandoni mai. Finchè morte non vi separi.
Peggio mi hanno rubato un caro ricordo.
Certo devo aver fatto un figurone agli occhi del ladro (Stronzo, va detto.).
Sparpagliate nell'abitacolo ho (ri)trovato: Aulin, assorbenti, salviette profumate, cartine e tabacco.
Ora, SuperAlle è superiore alla schiavitù dei beni terreni, certo, ma porco cazzo, il sapore della vendetta sta a SuperAlle come l'odore del sangue sta a Bruto.
E allora state tutti molto attenti perchè scaglierò l'anatema, la maledizione, il malocchio di SuperAlle. E' qualcosa di molto potente quindi vi consiglio di mantenere la distanza di sicurezza dai vostri monitor e mettere gli occhiali scuri.
Così bravi.
Chiunque tu sia, Stronzo (va detto), ti arrivi la maledizione di SuperAlle!
Che basti l'odore lontano di una donna (pure le racchie, sì) per farti avere una imbarazzante, evidente, ingestibile erezione. Ma che poi al solo toccare una donna l'erezione semplicemente cessi.
[ Certo lo Stronzo, va detto, portebbe essere una donna.
Non avrete davvero pensato che SuperAlle non possegga una maledizione per le Stronze?
Ingenui. ]
Chiunque tu sia, Stronza (va detto), ti arrivi la maledizione di SuperAlle!
Che basti il tuo odore (pure se sei racchia, sì) per provocare una imbarazzante, evidente, ingestibile erezione a tutti gli uomini attorno a te. Ma che poi al solo toccarti l'erezione semplicemente cessi.
Chiunque tu sia che la maledizione di SuperAlle non ti abbandoni mai. Finchè morte non vi separi.
27/10/05
Cadeau.
"Ma un sacco di volte è così,è così quasi sempre: si scopre alla fine che il dolore,tutto quel dolore,era inutile,che si è sofferto come bestie,ed era inutile,non era ne' giusto ne' ingiusto,non era bello o brutto,era solo inutile,tutto quello che puoi dire alla fine è: era un dolore inutile."
Alessandro Baricco,"City"
Alessandro Baricco,"City"
24/10/05
Una volta un amico mi ha detto: "Alle, non rompere."
E io: "Io non rompo mai."
E lui: "Quasi mai, ma quando ti ci metti... Guarda in quella stanza ci saranno 30 persone? Se ti impegni un po' riesci a rompere le balle a tutti e 30 prima di andare via."
Sabato sono riuscita a farmi sfanculare da 4 persone, di cui una era all'estero.
Son cose.
E io: "Io non rompo mai."
E lui: "Quasi mai, ma quando ti ci metti... Guarda in quella stanza ci saranno 30 persone? Se ti impegni un po' riesci a rompere le balle a tutti e 30 prima di andare via."
Sabato sono riuscita a farmi sfanculare da 4 persone, di cui una era all'estero.
Son cose.
21/10/05

(Rob Brezsny, Pesci 21/27 ottobre 2005, grassetto mio.)
Ok, sto meglio.
E sto meglio perchè parlare delle cose, contrariamente a quanto sembrano pensare un po' delle persone che mi circondano, SERVE. E' il motivo per cui la gente va in analisi, il motivo per cui esistono gruppi di ascolto, gruppi di supporto, i sociologi e i blog. Ed io parlo di qualsiasi cosa, ne parlo sempre, molto, e con tutti.
Se non siete in grado di capire la fortuna che avete a poter parlare con me (sì, l'ho detto e lo penso.) di qualsiasi cosa, se non avete capito che non esiste qualcosa che non possiate dirmi, allora avete bisogno di un analista o di un gruppo d'ascolto/suporto o di un blog. Perchè il sociologo non l'avete apprezzato.
Detto ciò risulta chiaro quanto segue.
1) Dichiaro te e questa assurda faccenda archiviati.
Ho detto tutto quello che c'era da dire, ma dubito che tu abbia capito cosa intendevo, visto che intendevo esattamente quello che ho detto ed è una pratica che non conosci. Questo per quanto riguarda questa cazzata che hai fatto diventare un problema. Per quanto riguarda te il discorso si riduce a quanto segue: sei un bambino, egoista e inaffidabile; ho combattutto tutta la vita con qualcun altro fatto così. E mi basta. Buona fortuna.
2) La comunicazione può far male.
Ma io non posso farne senza. Se chi mi sta di fronte può, allora può fare senza anche di me. Non mi interessano relazioni sociali, amicali, sentimentali che non prevedano una comunicazione aperta, scoperta e sincera.
3) Io, l'Alle
Pensate quello che vi pare. Io so la strada che ho percorso fin qui. E l'ho sudata. Sono una persona con cui non è facile avere a che fare, perchè sono coerente, acida, acuta. E pretendo molto dalle persone con un potenziale. Perchè avere un cervello implica il DOVERE di non sprecarlo. E' a mio avviso una questione morale. Ma ovviamente avere a che fare con me non è un dovere civico, quindi secondo me la scelta è: se credi che ne valga la pena, eccomi, altrimenti, semplicemente no.
E sto meglio perchè parlare delle cose, contrariamente a quanto sembrano pensare un po' delle persone che mi circondano, SERVE. E' il motivo per cui la gente va in analisi, il motivo per cui esistono gruppi di ascolto, gruppi di supporto, i sociologi e i blog. Ed io parlo di qualsiasi cosa, ne parlo sempre, molto, e con tutti.
Se non siete in grado di capire la fortuna che avete a poter parlare con me (sì, l'ho detto e lo penso.) di qualsiasi cosa, se non avete capito che non esiste qualcosa che non possiate dirmi, allora avete bisogno di un analista o di un gruppo d'ascolto/suporto o di un blog. Perchè il sociologo non l'avete apprezzato.
Detto ciò risulta chiaro quanto segue.
1) Dichiaro te e questa assurda faccenda archiviati.
Ho detto tutto quello che c'era da dire, ma dubito che tu abbia capito cosa intendevo, visto che intendevo esattamente quello che ho detto ed è una pratica che non conosci. Questo per quanto riguarda questa cazzata che hai fatto diventare un problema. Per quanto riguarda te il discorso si riduce a quanto segue: sei un bambino, egoista e inaffidabile; ho combattutto tutta la vita con qualcun altro fatto così. E mi basta. Buona fortuna.
2) La comunicazione può far male.
Ma io non posso farne senza. Se chi mi sta di fronte può, allora può fare senza anche di me. Non mi interessano relazioni sociali, amicali, sentimentali che non prevedano una comunicazione aperta, scoperta e sincera.
3) Io, l'Alle
Pensate quello che vi pare. Io so la strada che ho percorso fin qui. E l'ho sudata. Sono una persona con cui non è facile avere a che fare, perchè sono coerente, acida, acuta. E pretendo molto dalle persone con un potenziale. Perchè avere un cervello implica il DOVERE di non sprecarlo. E' a mio avviso una questione morale. Ma ovviamente avere a che fare con me non è un dovere civico, quindi secondo me la scelta è: se credi che ne valga la pena, eccomi, altrimenti, semplicemente no.
20/10/05
PROLOGO
Luca: "Cosa vuoi che ti dica? Secondo me devi aspettare tempi migliori."
Alle: "I problemi ignorati col tempo si ingigantiscono. C'è un momento per dire le cose, se passa poi le parole muoiono, non hanno più senso. Mi capita ogni giorno. Questa cosa la voglio gestire a modo mio. Se aspetto sarò sempre più arrabbiata."
Luca: "Sì ma se tu hai bisogno di chiarire subito e lui di tempo per digerire... Farai un gran casino. Perchè non ti scrivi le cose che gli diresti oggi, e poi aspettalo, e digliele quando sarà pronto."
Volevo solo dirti che.
Che non è successo nulla di cui non si potesse ridere davanti ad una birra.
Che ti stai comportando come un bambino, egoista e inaffidabile.
Che lo so, maledizione, che tu sei così, lo sei sempre stato, un bambino egoista e inaffidabile.
Ma credevo che a me non avresti riservato lo stesso trattamento.
Tutto qui. Anzi no.
C'è un'ultima cosa.
Ma no, è tutto. E' tutto quello che sei in grado di capire.
Luca: "Cosa vuoi che ti dica? Secondo me devi aspettare tempi migliori."
Alle: "I problemi ignorati col tempo si ingigantiscono. C'è un momento per dire le cose, se passa poi le parole muoiono, non hanno più senso. Mi capita ogni giorno. Questa cosa la voglio gestire a modo mio. Se aspetto sarò sempre più arrabbiata."
Luca: "Sì ma se tu hai bisogno di chiarire subito e lui di tempo per digerire... Farai un gran casino. Perchè non ti scrivi le cose che gli diresti oggi, e poi aspettalo, e digliele quando sarà pronto."
Volevo solo dirti che.
Che non è successo nulla di cui non si potesse ridere davanti ad una birra.
Che ti stai comportando come un bambino, egoista e inaffidabile.
Che lo so, maledizione, che tu sei così, lo sei sempre stato, un bambino egoista e inaffidabile.
Ma credevo che a me non avresti riservato lo stesso trattamento.
Tutto qui. Anzi no.
C'è un'ultima cosa.
Ma no, è tutto. E' tutto quello che sei in grado di capire.
19/10/05
18/10/05
La stessa canzone looppa nel mio cervello da ore ormai.
Gli auricolari vibrano nelle orecchie.
Ma non basta tutto il volume a disposizione per coprire certi pensieri pesanti e unti, appicicosi.
E la doccia non mi ha tolto il tuo odore dal cuore, la tua voce dallo stomaco, la tua rabbia dalla pelle.
E il sonno, il sonno. Che rende tutto ovattato, che mi ripete che non posso farlo ora, non posso cercare un senso adesso, che devo aspettare il buio e con esso un riposo, uno qualunque anche finto, anche bagnato di lacrime. Solo dopo. Dopo aver dormito certo, ma anche dopo aver liberato orecchie e stomaco, cuore e pelle dai tuoi resti, solo allora mi potrò concedere il lusso di stare ferma, immobile, di fronte allo specchio con lo sguardo fisso su di me, e perdonarti e perdonarmi, forse.
Ma sembra tutto così lontano, il sonno troppo difficile, il riposo impossibile, e non posso fermarmi un secondo.
Gli auricolari vibrano nelle orecchie.
Ma non basta tutto il volume a disposizione per coprire certi pensieri pesanti e unti, appicicosi.
E la doccia non mi ha tolto il tuo odore dal cuore, la tua voce dallo stomaco, la tua rabbia dalla pelle.
E il sonno, il sonno. Che rende tutto ovattato, che mi ripete che non posso farlo ora, non posso cercare un senso adesso, che devo aspettare il buio e con esso un riposo, uno qualunque anche finto, anche bagnato di lacrime. Solo dopo. Dopo aver dormito certo, ma anche dopo aver liberato orecchie e stomaco, cuore e pelle dai tuoi resti, solo allora mi potrò concedere il lusso di stare ferma, immobile, di fronte allo specchio con lo sguardo fisso su di me, e perdonarti e perdonarmi, forse.
Ma sembra tutto così lontano, il sonno troppo difficile, il riposo impossibile, e non posso fermarmi un secondo.
11/10/05
23/09/05
Piccoli e grandi cambiamenti nella mia vita richiedono che io dedichi loro ogni mia energia.
E così sto facendo.
Sto mettendo via ogni centesimo, lavorando ogni secondo libero, organizzando le mie priorità in modo rigoroso e preciso, chirurgico quasi.
Sto allontanado le persone che non mi appoggiano, evitando quelle dal giudizio facile, corteggiando chiunque sia capace di dirmi in modo credibile "andrà tutto bene".
E cerco di fare tutto ciò senza perdermi. Senza farmi male. E senze farmi odiare se possibile.
Ma tanto lo so già che, prima o poi, tutto si paga.
E così sto facendo.
Sto mettendo via ogni centesimo, lavorando ogni secondo libero, organizzando le mie priorità in modo rigoroso e preciso, chirurgico quasi.
Sto allontanado le persone che non mi appoggiano, evitando quelle dal giudizio facile, corteggiando chiunque sia capace di dirmi in modo credibile "andrà tutto bene".
E cerco di fare tutto ciò senza perdermi. Senza farmi male. E senze farmi odiare se possibile.
Ma tanto lo so già che, prima o poi, tutto si paga.
13/09/05
Non so, vorrei fare di più e meglio.
Ma poi certe risposte mi fanno saltare i nervi e mi ritrovo a pensare:
"E' troppo difficile, anche solo parlarti richiede uno sforzo che ora non sono in grado di affrontare, quindi amen. Arrangiati."
Ma poi eccomi ancora qui. Non sto facendo nulla, e probabilmente anche questo potrei farlo meglio.
Ma sono ancora qui.
Qualcosa vorrà dire, no?
Ma poi certe risposte mi fanno saltare i nervi e mi ritrovo a pensare:
"E' troppo difficile, anche solo parlarti richiede uno sforzo che ora non sono in grado di affrontare, quindi amen. Arrangiati."
Ma poi eccomi ancora qui. Non sto facendo nulla, e probabilmente anche questo potrei farlo meglio.
Ma sono ancora qui.
Qualcosa vorrà dire, no?
20/08/05
"Sai, io immagino le conversazioni"
"Tipo?"
"Non so, tipo in macchina da sola. Immagino che ci sia qualcuno con me e ci parlo."
"Conversazioni brillanti e perfette, immagino."
"Tutt'altro, litigo sempre con tutti"
"Ma le immagini tu, le immaginerai come le vuoi! No?"
"No, io penso ad una persona, poi lei mi dice quello che vuole!"
"Certo. E hai mai parlato con me? Da sola intendo."
"Certo, abbiamo avuto mille conversazioni."
"Cosa ti dicevo?"
"Cose personali, scusa ma non mi sembra corretto dirtele."
"Ma te le ho dette io!"
"No, non tu, non sono mica matta. Tu sei reale, lui no."
"E quindi non vuoi tradire il mio alter ego irreale?"
"Esatto."
"Sono commosso da tanta fedeltà."
OK, se mi volete bene, chiamate un medico.
"Tipo?"
"Non so, tipo in macchina da sola. Immagino che ci sia qualcuno con me e ci parlo."
"Conversazioni brillanti e perfette, immagino."
"Tutt'altro, litigo sempre con tutti"
"Ma le immagini tu, le immaginerai come le vuoi! No?"
"No, io penso ad una persona, poi lei mi dice quello che vuole!"
"Certo. E hai mai parlato con me? Da sola intendo."
"Certo, abbiamo avuto mille conversazioni."
"Cosa ti dicevo?"
"Cose personali, scusa ma non mi sembra corretto dirtele."
"Ma te le ho dette io!"
"No, non tu, non sono mica matta. Tu sei reale, lui no."
"E quindi non vuoi tradire il mio alter ego irreale?"
"Esatto."
"Sono commosso da tanta fedeltà."
OK, se mi volete bene, chiamate un medico.
12/08/05
A muoverti e' l'amore verso il sapere, inteso non
sterilmente come nozionismo, ma come vivace e
continua ricerca del vero. Trovi giusto
rimetterti in discussione continuamente, perch
cio' che veramente ti importa e' conoscere cose
giuste, non vantarti di quante cosa sai. Per
questo ami confrontarti con gli altri, e per
questo ritieni le persone che si trincerano
dietro alle loro certezze fragili e deboli. Il
tuo problema e' che spesso distruggi le
convinzioni degli altri, e questo ti puo'
rendere impopolare.
A quale personaggio storico assomigli?
brought to you by Quizilla
11/08/05

Secondo la mia analisi degli auspici astrologici, Pesci, la prossima settimana sarà stracolma di paradossi. Potrai trovare sulla tua strada un pericolo fortunato o una rischiosa opportunità che ti sembrerà un incubo anche se servirà a tirare fuori il meglio di te. Non mi sorprenderebbe se dovessi affrontare anche guai benevoli, amori impegnativi e sciocchezze importanti. Per prosperare in mezzo a queste ricche anomalie dovrai sospendere ogni pregiudizio sulle apparenze ambigue. Non limitarti a tollerare le contraddizioni: amale.
08/08/05
Rotay Club
Fuggita da 48 di guerriglia familiare, mi rifugio nel mondo in cui tutti sono belli ricchi e felici, tutti tranne me.
Rientrata a casa mi chiedo chi abbia ragione e chi no tra tutti coloro che si sono presi il disturbo ('e di certo il gusto' direbbe qualcuno) di appuntarsi i miei innumerevoli difetti.
Tutti sembrano sapere dove e cosa sbaglio. Tutti posseggono una verità parziale, ma indiscutibile. Non capisco molto di questo modo di fare.
Il risultato per ora sembra il seguente: io ho sbagliato tutto. E voi avete ragione.
Almeno così sembra.
Poi però vi guardo, tutti. Da fuori, intendo, da spettatrice. E, sinceramente, sorrido.
Perdiamoci qui, via. Ci guadagnamo tutti.
Rientrata a casa mi chiedo chi abbia ragione e chi no tra tutti coloro che si sono presi il disturbo ('e di certo il gusto' direbbe qualcuno) di appuntarsi i miei innumerevoli difetti.
Tutti sembrano sapere dove e cosa sbaglio. Tutti posseggono una verità parziale, ma indiscutibile. Non capisco molto di questo modo di fare.
Il risultato per ora sembra il seguente: io ho sbagliato tutto. E voi avete ragione.
Almeno così sembra.
Poi però vi guardo, tutti. Da fuori, intendo, da spettatrice. E, sinceramente, sorrido.
Perdiamoci qui, via. Ci guadagnamo tutti.
02/08/05
28/07/05
26/07/05
25/07/05
Io ho visto cose che voi umani...
Piki: "VOGLIO I TUO PANTALONCINI*!"
Sconosciuto: "???"
P.: "Sai che figa sarei con quei pantaloncini e la felpina brillantinosa?"
S.: "Immagino... ma che fai?"
[Glieli sta togliendo]
Alle "PIKI! Se sotto non avesse un costume?"
P. "Era un rischio in effetti. Ho tentato ed è andata male: ha il costume."
S.: "Ok, stai calma... cosa mi dai in cambio?"
P.: "Quello che vuoi! TE LA DO, giuro in cambio dei pantaloncini te la do."
S.: "Ok."
[Si avviano verso un luogo appartato. Tornano dopo 5 minuti.]
Alle: "Bhe? E i pantaloncini?"
Piki: "Non me li voleva dare. Diceva che li aveva comprati in America. Che per ricomprarseli doveva tornare in America... Così gli ho detto: certo, perchè se li avevi poi comprati alla Coop te la davo di sicuro. E sono venuta via."
(* pantaloncini con tanti Topolino stilizzati in gomma luccicosa su fondo nero.)
Piki: "VOGLIO I TUO PANTALONCINI*!"
Sconosciuto: "???"
P.: "Sai che figa sarei con quei pantaloncini e la felpina brillantinosa?"
S.: "Immagino... ma che fai?"
[Glieli sta togliendo]
Alle "PIKI! Se sotto non avesse un costume?"
P. "Era un rischio in effetti. Ho tentato ed è andata male: ha il costume."
S.: "Ok, stai calma... cosa mi dai in cambio?"
P.: "Quello che vuoi! TE LA DO, giuro in cambio dei pantaloncini te la do."
S.: "Ok."
[Si avviano verso un luogo appartato. Tornano dopo 5 minuti.]
Alle: "Bhe? E i pantaloncini?"
Piki: "Non me li voleva dare. Diceva che li aveva comprati in America. Che per ricomprarseli doveva tornare in America... Così gli ho detto: certo, perchè se li avevi poi comprati alla Coop te la davo di sicuro. E sono venuta via."
(* pantaloncini con tanti Topolino stilizzati in gomma luccicosa su fondo nero.)
22/07/05
Che sia un periodo ormonalmente difficoltoso si era capito.
Ma così non mi aiutate, e ridere resta il miglio afrodisiaco.
Fuckability (trattato)
Problemi coniugali (dimostrazione)
Ma così non mi aiutate, e ridere resta il miglio afrodisiaco.
Fuckability (trattato)
Problemi coniugali (dimostrazione)
20/07/05
Delirio. Puro.
Chiara utilizza il mio cellulare in comodato d'uso gratuito.
Io utilizzo quello di Omar, sempre in comodato d'uso gratuito.
Quindi sul telefono in possesso di Chiara c'è la mia vecchia rubrica.
E sul mio non c'è nulla. Perchè sabato ho perso il cell. Ed ora la mia nuova sim è vergine.
Ma donne moderne siamo noi, altrochè.
Così prendo un paio di numeri dall'agenda, un paio da sms che mi sono arrivati, poi spengo, smonto e tolgo la sim. Spengo, smolto e inserisco la mia nuova sim nel telefono di Chiara.
Monto, accendo. Copia rubrica. Da telefono a sim? Sì, grazie. Mantengo gli originali? Certo, le sarei molto grata.
Sembra facile. Ok, fatto tutto. Spengo cell1, smonto cell1, estraggo sim da cell1, inserisco sim in cell2, monto cell2 e accendo cell2.
Ok, mi sembra ci sia tutto, poi magari qualcosa andrà cancellato, qualcosa aggiunto, ma intanto va bene.
Ok, ora rispondo a M.
"Quindi? ce n'è?" (Lo dico a caso, prima o poi capirò il senso.)
"Potrebbe essere Nek?"
Ehm.. merda, ora? Che c'entra Nek? Come ne esco senza farmi beccare?
"Tutto può essere" (Sono un genio)
"Ma può essere o non essere?"
"Chi può dirlo?" (Ormai il mio unico obiettivo è non farmi beccare, poi a capire il diletto di questo qui ci pensiamo, o meglio ci pensano quelle anime candide delle mie amiche che mi fanno passare per stronza perchè con questo qui non voglio averci a che fare.)
"Ma sinceramente te. E soprattutto chi sei che non ho mica capito..."
CHI SONO??? Mi hai chiamata ieri sera! Che è successo questa notte? Sei caduto e hai sbattuto la testa?
La facciamo breve? Ma sì, facciamola breve. Dopo aver copiato la vecchia rubrica i M. sono 3. E io stavo parlando con quello sbagliato. Poco male che non abbia più il mio numero, perchè io non ho idea di chi sia questo M. E dopo questa splendida figura il primo M. della rubrica è stato cancellato. E per sicurezza anche gli altri 2.
Che non è sempre la giornata mondiale della beneficenza, eh!
Chiara utilizza il mio cellulare in comodato d'uso gratuito.
Io utilizzo quello di Omar, sempre in comodato d'uso gratuito.
Quindi sul telefono in possesso di Chiara c'è la mia vecchia rubrica.
E sul mio non c'è nulla. Perchè sabato ho perso il cell. Ed ora la mia nuova sim è vergine.
Ma donne moderne siamo noi, altrochè.
Così prendo un paio di numeri dall'agenda, un paio da sms che mi sono arrivati, poi spengo, smonto e tolgo la sim. Spengo, smolto e inserisco la mia nuova sim nel telefono di Chiara.
Monto, accendo. Copia rubrica. Da telefono a sim? Sì, grazie. Mantengo gli originali? Certo, le sarei molto grata.
Sembra facile. Ok, fatto tutto. Spengo cell1, smonto cell1, estraggo sim da cell1, inserisco sim in cell2, monto cell2 e accendo cell2.
Ok, mi sembra ci sia tutto, poi magari qualcosa andrà cancellato, qualcosa aggiunto, ma intanto va bene.
Ok, ora rispondo a M.
"Quindi? ce n'è?" (Lo dico a caso, prima o poi capirò il senso.)
"Potrebbe essere Nek?"
Ehm.. merda, ora? Che c'entra Nek? Come ne esco senza farmi beccare?
"Tutto può essere" (Sono un genio)
"Ma può essere o non essere?"
"Chi può dirlo?" (Ormai il mio unico obiettivo è non farmi beccare, poi a capire il diletto di questo qui ci pensiamo, o meglio ci pensano quelle anime candide delle mie amiche che mi fanno passare per stronza perchè con questo qui non voglio averci a che fare.)
"Ma sinceramente te. E soprattutto chi sei che non ho mica capito..."
CHI SONO??? Mi hai chiamata ieri sera! Che è successo questa notte? Sei caduto e hai sbattuto la testa?
La facciamo breve? Ma sì, facciamola breve. Dopo aver copiato la vecchia rubrica i M. sono 3. E io stavo parlando con quello sbagliato. Poco male che non abbia più il mio numero, perchè io non ho idea di chi sia questo M. E dopo questa splendida figura il primo M. della rubrica è stato cancellato. E per sicurezza anche gli altri 2.
Che non è sempre la giornata mondiale della beneficenza, eh!
19/07/05
Devo ammetterlo: questa volta l'errore è stato clamoroso.
Io lo giuro, non mi ero accorta che parlasse... così.
Sì, ho capito, devo bere meno.
Alla fine andrò al concerto di Renga, e Renga non mi piace.
Ma se devo andare ad un concerto che non vorrei vedere, allora lo farò con qualcuno che mi sia piaciuto per più di 24 ore. E che parli la mia lingua.
Quindi ci vado con le mie amiche.
Traduzione per M.
Oh, cioè, scusa, eh! Che mi spiace, ma ho detto che ci vado con le sbarbe della cumpa, micca posso tirar pacchi così, no?
Oh, poi, cioè magari ci si becca lì, eh! Ce n'è? Ce n'è!*
(* non ho la più pallida idea di cosa intenda quando dice Ce n'è ma lo dice di continuo, sarà importante.)
Io lo giuro, non mi ero accorta che parlasse... così.
Sì, ho capito, devo bere meno.
Alla fine andrò al concerto di Renga, e Renga non mi piace.
Ma se devo andare ad un concerto che non vorrei vedere, allora lo farò con qualcuno che mi sia piaciuto per più di 24 ore. E che parli la mia lingua.
Quindi ci vado con le mie amiche.
Traduzione per M.
Oh, cioè, scusa, eh! Che mi spiace, ma ho detto che ci vado con le sbarbe della cumpa, micca posso tirar pacchi così, no?
Oh, poi, cioè magari ci si becca lì, eh! Ce n'è? Ce n'è!*
(* non ho la più pallida idea di cosa intenda quando dice Ce n'è ma lo dice di continuo, sarà importante.)
18/07/05
M. "Vieni al concerto di Renga mercoledì?"
A. "[RENGA? NO!] Certo, perchè no."
M. "Sai a me non è che piaccia tanto, ma di solito alle ragazze piace."
A. "A me no, ho accettato perchè credevo che piacesse a te."
M. "Allora dobbiamo assolutamente andarci."
A. "Hai ragione. Non piace a nessuno dei 2, perchè non dovremmo andarci!"
M. "Perchè lo facciamo l'uno per l'altra."
A. "[RENGA? NO!] Certo, perchè no."
M. "Sai a me non è che piaccia tanto, ma di solito alle ragazze piace."
A. "A me no, ho accettato perchè credevo che piacesse a te."
M. "Allora dobbiamo assolutamente andarci."
A. "Hai ragione. Non piace a nessuno dei 2, perchè non dovremmo andarci!"
M. "Perchè lo facciamo l'uno per l'altra."
28/06/05
Hai bevuto tanta acqua, hai messo i vestiti di cotone o di lino, sei stato all'ombra, ma hai ancora caldo? Tranquillo, è solo perchè tutti ti continuano a dire di bere tanta acqua, vestirti di cotone o lino e stare all'ombra.
Vuoi un consiglio? Fai così:
1. Spegni la TV, leggi solo fumetti e romanzi. Che c'è caldo non hai bisogno che te lo dicano i giornalisti. Non senti? Fa già meno caldo.
2. Se hai un giardino o una terrazza non fare lo snob, invita vicini e amici e parenti. Limonata per tutti. Fa ancora caldo, ma vuoi mettere vedere il professore del secondo piano che ci prova con la vedova Rossi? A pensarci bene fa già meno caldo.
3. Ascolta solo musica che ti diverte, sigle dei cartoni animati, dei telefilm, Gem Boy, Elio, e ridi, per l'amor del cielo che hai passato l'inverno a lamentarti del freddo!
Vuoi un consiglio? Fai così:
1. Spegni la TV, leggi solo fumetti e romanzi. Che c'è caldo non hai bisogno che te lo dicano i giornalisti. Non senti? Fa già meno caldo.
2. Se hai un giardino o una terrazza non fare lo snob, invita vicini e amici e parenti. Limonata per tutti. Fa ancora caldo, ma vuoi mettere vedere il professore del secondo piano che ci prova con la vedova Rossi? A pensarci bene fa già meno caldo.
3. Ascolta solo musica che ti diverte, sigle dei cartoni animati, dei telefilm, Gem Boy, Elio, e ridi, per l'amor del cielo che hai passato l'inverno a lamentarti del freddo!
16/06/05
13/06/05
Art. 98
[ T.U. delle leggi elettorali; Titolo VII ]
Il pubblico ufficiale, l'incaricato di un pubblico servizio, l'esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all'astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000.
[il testo originale qui]
[ T.U. delle leggi elettorali; Titolo VII ]
Il pubblico ufficiale, l'incaricato di un pubblico servizio, l'esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all'astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000.
[il testo originale qui]
27/05/05
16/05/05
Ci sono domeniche così, per fortuna.
Che ti svegli col casino dei parenti e vorresti essere in grado di mettere insieme una molotov in 5 minuti e fargli vedere come funziona bene.
E poi cadono dal cielo 2 angeli che ti portano dove passerai la più bella domenica degli ultimi anni.
Una domenica così. Una domenica qualunque.
Che ti svegli col casino dei parenti e vorresti essere in grado di mettere insieme una molotov in 5 minuti e fargli vedere come funziona bene.
E poi cadono dal cielo 2 angeli che ti portano dove passerai la più bella domenica degli ultimi anni.
Una domenica così. Una domenica qualunque.
29/04/05
Chiara dixit:
(Legge i cartelli luminosi in autostrada)
C. "Ma perchè non formulano le domande in modo che uno, almeno una volta, possa rispondere sì?!?"
A. "Tipo?"
C. "Ma tipo: hai dimenticato di controllare i freni? Sì."
A. "Oppure potrebbero cambiare le domande."
C. "Esatto, per esempio quanto sarebbe più utile un cartello che dice: Hai preso le sigarette? Così se te le sei scordato ti fermi in autogrill e le compri."
A. "Magari anche una roba tipo: Hai controllato il trucco?"
C. "Vabbè io risponderei ancora di no."
(Legge i cartelli luminosi in autostrada)
C. "Ma perchè non formulano le domande in modo che uno, almeno una volta, possa rispondere sì?!?"
A. "Tipo?"
C. "Ma tipo: hai dimenticato di controllare i freni? Sì."
A. "Oppure potrebbero cambiare le domande."
C. "Esatto, per esempio quanto sarebbe più utile un cartello che dice: Hai preso le sigarette? Così se te le sei scordato ti fermi in autogrill e le compri."
A. "Magari anche una roba tipo: Hai controllato il trucco?"
C. "Vabbè io risponderei ancora di no."
27/04/05
26/04/05
Giornatina leggera leggera.
Come marmo per intenderci.
Come quando la tua compagna di banco si è fidanzata col ragazzo che ti piaceva.
Come quando hai una caponata sullo stomaco che non va nè su nè giù.
Come quando a scuola ti hanno spiegato le disequazioni.
Come quando hai realizzato che tutto quello che ti piace costa troppo per te.
Come quando quella racchia insopportabile ha trovato un ragazzo fantastico il giorno che il tuo ti ha lasciata.
Come quando è uscito il nuovo cd dei Subsonica e hai scoperto che NON ti piace.
Come quando hai il ciclo con 10 giorni di anticipo e ti fanno male anche i capelli.
Come quando fai una cazzata, e lo sapevi che era una cazzata anche prima di farla, ma dopo... ah dopo è ancora più cazzata di quel che sembrava...
Ecco oggi è una giornata leggera così.
Come marmo per intenderci.
Come quando la tua compagna di banco si è fidanzata col ragazzo che ti piaceva.
Come quando hai una caponata sullo stomaco che non va nè su nè giù.
Come quando a scuola ti hanno spiegato le disequazioni.
Come quando hai realizzato che tutto quello che ti piace costa troppo per te.
Come quando quella racchia insopportabile ha trovato un ragazzo fantastico il giorno che il tuo ti ha lasciata.
Come quando è uscito il nuovo cd dei Subsonica e hai scoperto che NON ti piace.
Come quando hai il ciclo con 10 giorni di anticipo e ti fanno male anche i capelli.
Come quando fai una cazzata, e lo sapevi che era una cazzata anche prima di farla, ma dopo... ah dopo è ancora più cazzata di quel che sembrava...
Ecco oggi è una giornata leggera così.
22/04/05
Ho comprato Terrestre, ho pranzato con un frappè alla vaniglia, in ufficio finestre aperte. Questo we parrucchiera e poi via. La mia estata è cominciata.
19/04/05

[L'oroscopo di Rob Brezsny]
15/04/05
Tra l'altro mi sono data al giardinaggio.
Sì lo so, tutti mi hanno fatto notare che pur essendo cresciuta in un paese sperso nella pianura padana, la mia conoscenza dell'argomento è nulla. O meglio tutti quelli gentili.
Gli altri mi hanno detto cose tipo: "Lascia stare Alle, hai già portato al suicidio il bonsai...".
Oppure "Alle, magari mi sbaglio, ma non sei tu che hai fatto ammuffire un cactus?".
Ma anche:"Ma ancora ci provi? La pianta che hai portato il giorno del trasloco è diventata una composizione secca".
Ai primi posso solo dire che da dove vengo io, e non che sia una cosa che mi piaccia ma è vera, chi ha il giardino ha anche il giardiniere.
Ai secondi.. vabbè ma se Camilla è riuscita a sposare Carlo, nonostante la Regina Madre, Diana, il Papa e Ranieri di Monaco, io sento di potercela fare a seminare 5 metri di giardino.
Comunque. Se qualcuno vi aveva detto che si tratta di un passatempo rilassante ha mentito.
Tanto per dirne una, tutti ti dicono cosa fare. E nessuno ti aiuta. E sono tutti in disaccordo.
Per esempio: si concima prima, dopo o durante la semina?
Ho ricevuto consigli vari: prima per preparare il terreno, durante per aiutare i semi, un anno dopo che altrimenti bruci i semi.
Oppure: si semina con la luna crescente? Risposte: assolutamente sì, anche no, con la luna piena.
Nel dubbio io non concimo e semino con la luna piena (che in fondo vuol dire crescente, ma molto.)
E poi preparare il terreno.
Dunque. Prendi un rastrello e passallo sulla parte in questione. Fatto? Bene, fallo ancora.
Non è cambiato nulla? Perfetto, vai di cattiveria, ciuffo d'erba per ciuffo d'erba. Se hai l'attrezzo giusto magari è meno faticoso, non so. Con una cazzuola puoi passare momenti mistici.
In uno di questi io ho visto la Madonna che mi suggeriva una colata di cemento.
Fatto ciò, prendi un sacchetto di sabbia (ora, sembrerà assurdo, ma non è che Bologna sia piena di spiaggie, e quindi un sacchetto è una quantità impossibile, 5kg è il minimo minimo che puoi comprare, quel che ti resta lo tieni da parte, che non ti servirà mai più, ma magari se prendi un gatto ci puoi fare la lettiera, anche se poi il gatto ti rivinerà il giardino...) e ci mischi i semi. E poi spargi tutto sul terreno che la Madonna ti aveva consigliato di cementificare. Fatto ciò annaffia abbondantemente a pioggia che un getto d'acqua diretto poi annega il seme, o lo spinge troppo in fondo, o lo indebolisce, a seconda delle scuole di pensiero.
Fino a quando non nascono i fiori tenere il terreno unido innaffiando tutte le sere.
C. "Ma devi innaffire tutti i giorni?"
A. "Sì finchè non spuntano, poi ogni due"
C. "Innaffierai tutte le sere per sempre quindi?"
Sì lo so, tutti mi hanno fatto notare che pur essendo cresciuta in un paese sperso nella pianura padana, la mia conoscenza dell'argomento è nulla. O meglio tutti quelli gentili.
Gli altri mi hanno detto cose tipo: "Lascia stare Alle, hai già portato al suicidio il bonsai...".
Oppure "Alle, magari mi sbaglio, ma non sei tu che hai fatto ammuffire un cactus?".
Ma anche:"Ma ancora ci provi? La pianta che hai portato il giorno del trasloco è diventata una composizione secca".
Ai primi posso solo dire che da dove vengo io, e non che sia una cosa che mi piaccia ma è vera, chi ha il giardino ha anche il giardiniere.
Ai secondi.. vabbè ma se Camilla è riuscita a sposare Carlo, nonostante la Regina Madre, Diana, il Papa e Ranieri di Monaco, io sento di potercela fare a seminare 5 metri di giardino.
Comunque. Se qualcuno vi aveva detto che si tratta di un passatempo rilassante ha mentito.
Tanto per dirne una, tutti ti dicono cosa fare. E nessuno ti aiuta. E sono tutti in disaccordo.
Per esempio: si concima prima, dopo o durante la semina?
Ho ricevuto consigli vari: prima per preparare il terreno, durante per aiutare i semi, un anno dopo che altrimenti bruci i semi.
Oppure: si semina con la luna crescente? Risposte: assolutamente sì, anche no, con la luna piena.
Nel dubbio io non concimo e semino con la luna piena (che in fondo vuol dire crescente, ma molto.)
E poi preparare il terreno.
Dunque. Prendi un rastrello e passallo sulla parte in questione. Fatto? Bene, fallo ancora.
Non è cambiato nulla? Perfetto, vai di cattiveria, ciuffo d'erba per ciuffo d'erba. Se hai l'attrezzo giusto magari è meno faticoso, non so. Con una cazzuola puoi passare momenti mistici.
In uno di questi io ho visto la Madonna che mi suggeriva una colata di cemento.
Fatto ciò, prendi un sacchetto di sabbia (ora, sembrerà assurdo, ma non è che Bologna sia piena di spiaggie, e quindi un sacchetto è una quantità impossibile, 5kg è il minimo minimo che puoi comprare, quel che ti resta lo tieni da parte, che non ti servirà mai più, ma magari se prendi un gatto ci puoi fare la lettiera, anche se poi il gatto ti rivinerà il giardino...) e ci mischi i semi. E poi spargi tutto sul terreno che la Madonna ti aveva consigliato di cementificare. Fatto ciò annaffia abbondantemente a pioggia che un getto d'acqua diretto poi annega il seme, o lo spinge troppo in fondo, o lo indebolisce, a seconda delle scuole di pensiero.
Fino a quando non nascono i fiori tenere il terreno unido innaffiando tutte le sere.
C. "Ma devi innaffire tutti i giorni?"
A. "Sì finchè non spuntano, poi ogni due"
C. "Innaffierai tutte le sere per sempre quindi?"
14/04/05
Terrestre
Ok, il colpo di fulmine non c'è stato, devo ammetterlo.
Ma attendo di averlo tra le cuffie prima di aggiungere altro.
E comunque per ora Microchip Emozionale resta il mio album preferito.
Ok, il colpo di fulmine non c'è stato, devo ammetterlo.
Ma attendo di averlo tra le cuffie prima di aggiungere altro.
E comunque per ora Microchip Emozionale resta il mio album preferito.
13/04/05
Prima o poi beccano anche me, lo so. Prima o poi qualcuno si prenderà il disturbo di leggere il codice delle pagine che scrivo (non questa, simpaticone) e scoprirà il nome che do ai file o alle cartelle.
Quindi caro WebQualcosa che sei stato beccato, hai tutto il mio appoggio!
"Il sito web di Isoradio ha avuto un problema spinoso. In uno spazio interno che era stato dedicato a Gigi D'Alessio, chi aveva programmato il sito aveva espresso tutto il suo disprezzo per Giggggggi-tocca-il-mio-bambino chiamando la foto inserita "il_merda.jpg". La pagina è stata prontamente rimossa, ma rimane a futura memoria questa videata."
[ preso paro paro da Mondo Oltro ]
Quindi caro WebQualcosa che sei stato beccato, hai tutto il mio appoggio!
"Il sito web di Isoradio ha avuto un problema spinoso. In uno spazio interno che era stato dedicato a Gigi D'Alessio, chi aveva programmato il sito aveva espresso tutto il suo disprezzo per Giggggggi-tocca-il-mio-bambino chiamando la foto inserita "il_merda.jpg". La pagina è stata prontamente rimossa, ma rimane a futura memoria questa videata."
[ preso paro paro da Mondo Oltro ]
04/04/05
Ok, il ramo secco non stava ri-germogliando. Si trattava invece di un specie di parassita che stava proliferando nutrendosi della linfa che altri rami trasportavano lungo l'albero.
E' stato adeguatamente isolato, neutralizzato e antiparassitato.
Perchè nei distacchi sto divantando proprio brava. Operazioni pulite e nette, degne di un chirurgo. Altro che giardiniere.
Magari se un qualche infermiere mi ricordasse dove sono gli anestetici...
E' stato adeguatamente isolato, neutralizzato e antiparassitato.
Perchè nei distacchi sto divantando proprio brava. Operazioni pulite e nette, degne di un chirurgo. Altro che giardiniere.
Magari se un qualche infermiere mi ricordasse dove sono gli anestetici...
18/03/05
E' che non sempre le parole mi escono, così, fluide.
Non sempre ho ben chiaro cosa voglio.
E raramente riesco ad avere quel controllo sulle situazioni che gli altri mi attribuiscono.
Il più delle volte improvviso sul tema "Ce la posso fare".
Così anche ora che avrei mille cose da raccontare, non so da dove cominciare, che tono usare, cosa sia più urgente da dire. Ma almeno ci posso provare.
Mi è successa una cosa. Una cosa che non doveva succedere a SuperAlle, perchè SuperAlle non sa sempre cosa sia giusto e cosa no, ma sull'argomento in questione ha le idee chiare. E si è sempre regolata di conseguenza.
Ma poi l'alcol, un po' di malinconia, l'alcol, e qualche crepa negli argini della sua tanto sofferta coerenza hanno avuto la meglio su un cervello malato che non si riposava da un po'.
Avrei potuto reagire in mille modi. Nel dubbio ho scelto la strada più volte battuta del "me la cavo da sola". E così ho perso un'occasione importante. Mi sono ancora una volta negata il lusso di appoggiarmi a qualcuno, di nutrire e coltivale la sana consapevolezza di aver bisogno di qualcun altro.
E sia. Ormai l'argomento rimarrà sotterrato sotto il mio orgoglio per chissà quanto.
Nel frattempo è arrivata la primavera. Ho compiuto 25 anni per la quinta volta. E la combinazione di queste due cose ha dato vita alla più colossale potatura di rami secchi che le mie primavere ricordino (No Fred, tu no, tranquillo.). Compensata però da una poderosa voglia di piantare nuovi semi.
E se anche si tratta solo di un numero, e lo so, non vuol dire nulla, e poi è sicuramente più trandy essere una trentenne stile Sex and the city che una sedicenne stile The O.C. (che comunque non sono stata nemmeno a 16 anni)... nonostante tutto ciò dicevo, a me il 30 non piace. Quello 0 mi dice che è ora di tirare una riga e fare 2 conti. E facciamoli allora questi conti, che così non ci penso più, che sarà un anno che calcolo parziali e preventivi! E i numeri non sono mai stati la mia passione.
In tutto ciò ho avuto Ciccio in versione Chef a casa per ben 15 giorni, con grande gioia di tutti gli orfani della Casa di Pony. E non solo. Ciccio ha mille difetti e mille pregi, come tutti, ma ha una cosa che lo rende immune alle potature. Quando Ciccio mi abbraccia (e ringranziando il cielo Ciccio mi abbraccia, eccome, non è uno di quelli a cui vengono bolle, eritemi ed irritazioni ad ogni gesto di affetto!) mi sento come Audrey in Colazione da Tiffany: sento che nulla di brutto può succedermi.
In tutto ciò un ramo potato nel 2003 sembra rigermogliare. Sembra. Ma forse no. Nel dubbio mi accorgo che negli anni ho imparato a gestire con una certa classe i dastacchi e gli abbandoni ma non i ritorni.
In tutto ciò ho ricevuto la mia prima festa a sorpresa. Con sbronza colossale annessa. Spettacolare.
V. "Pizza questa sera?"
A. "Ok. Chiamo io cosa vuoi?"
[E penso: vabbè, l'ho detto io che non voglio festeggiare, ma porco cazzo, è tutta la settimana che mangiamo come se non ci fosse un domani, e proprio questa sera PIZZA? Beata innocenza!]
V. "Guarda, io devo comprare le sigarette, ci passo io. Mi accompagni?"
A. "Ok."
C. "Andate a prendere la pizza???"
A. "Sì..."
C. "Mi fai bancomat?"
A. "Ok. Quanto?"
C. "Ehm... bho. Vabbè 50."
I segnali c'erano tutti, lo so. Ma io niente, non mi ha nemmeno sfiorato il dubbio. Avrebbe dovuto pur suonarmi strano che mi spedissero a fare Bancomat, prendere le sigarette e comprare le pizze, praticamente a fare il girotondo del quartiere il giorno del mio compleanno... Ma io niente. L'elogio del pirla.
Al mio rientro tutto sembra normale. Poi sento qualcosa... sembra.. una batteria? Sì è una batteria. E c'è anche un basso. E il coro deglio Orfani della Casa di Pony al completo che canta Tanti auguri a teeeeee. Sono tutti insieme, coro e strumenti in camera di C.
Il resto è da qualche parte, sfocato, nella mia mente offuscata da Martini e Baileys e non so bene cos'altro.
L'ultimo pensiero lucido dev'essere stato: "Lo dice sempre mia madre che devo prepararmi anche per andare a fare Bancomat!".
Ma forse non ero già più lucidissima.
In tutto ciò ho avuto ho finalmente trovato la risposta ad una domanda che mi teneva sveglia la notte da mesi: dove metto la libreria? Eh già, la mia camera (e in un certo senso le mie priorità con essa) hanno trovato un assetto semi-definitivo, che poi è il massimo che potevo ottenere, visto che si parla di me. E ora che ho un posto dove c'è luce e spazio, dove posso sentirmi a casa, dove Guglielmo ritrova le sue cose, ora di colpo ho una gran voglia di scrivere. Ma guarda un po'...
Non sempre ho ben chiaro cosa voglio.
E raramente riesco ad avere quel controllo sulle situazioni che gli altri mi attribuiscono.
Il più delle volte improvviso sul tema "Ce la posso fare".
Così anche ora che avrei mille cose da raccontare, non so da dove cominciare, che tono usare, cosa sia più urgente da dire. Ma almeno ci posso provare.
Mi è successa una cosa. Una cosa che non doveva succedere a SuperAlle, perchè SuperAlle non sa sempre cosa sia giusto e cosa no, ma sull'argomento in questione ha le idee chiare. E si è sempre regolata di conseguenza.
Ma poi l'alcol, un po' di malinconia, l'alcol, e qualche crepa negli argini della sua tanto sofferta coerenza hanno avuto la meglio su un cervello malato che non si riposava da un po'.
Avrei potuto reagire in mille modi. Nel dubbio ho scelto la strada più volte battuta del "me la cavo da sola". E così ho perso un'occasione importante. Mi sono ancora una volta negata il lusso di appoggiarmi a qualcuno, di nutrire e coltivale la sana consapevolezza di aver bisogno di qualcun altro.
E sia. Ormai l'argomento rimarrà sotterrato sotto il mio orgoglio per chissà quanto.
Nel frattempo è arrivata la primavera. Ho compiuto 25 anni per la quinta volta. E la combinazione di queste due cose ha dato vita alla più colossale potatura di rami secchi che le mie primavere ricordino (No Fred, tu no, tranquillo.). Compensata però da una poderosa voglia di piantare nuovi semi.
E se anche si tratta solo di un numero, e lo so, non vuol dire nulla, e poi è sicuramente più trandy essere una trentenne stile Sex and the city che una sedicenne stile The O.C. (che comunque non sono stata nemmeno a 16 anni)... nonostante tutto ciò dicevo, a me il 30 non piace. Quello 0 mi dice che è ora di tirare una riga e fare 2 conti. E facciamoli allora questi conti, che così non ci penso più, che sarà un anno che calcolo parziali e preventivi! E i numeri non sono mai stati la mia passione.
In tutto ciò ho avuto Ciccio in versione Chef a casa per ben 15 giorni, con grande gioia di tutti gli orfani della Casa di Pony. E non solo. Ciccio ha mille difetti e mille pregi, come tutti, ma ha una cosa che lo rende immune alle potature. Quando Ciccio mi abbraccia (e ringranziando il cielo Ciccio mi abbraccia, eccome, non è uno di quelli a cui vengono bolle, eritemi ed irritazioni ad ogni gesto di affetto!) mi sento come Audrey in Colazione da Tiffany: sento che nulla di brutto può succedermi.
In tutto ciò un ramo potato nel 2003 sembra rigermogliare. Sembra. Ma forse no. Nel dubbio mi accorgo che negli anni ho imparato a gestire con una certa classe i dastacchi e gli abbandoni ma non i ritorni.
In tutto ciò ho ricevuto la mia prima festa a sorpresa. Con sbronza colossale annessa. Spettacolare.
V. "Pizza questa sera?"
A. "Ok. Chiamo io cosa vuoi?"
[E penso: vabbè, l'ho detto io che non voglio festeggiare, ma porco cazzo, è tutta la settimana che mangiamo come se non ci fosse un domani, e proprio questa sera PIZZA? Beata innocenza!]
V. "Guarda, io devo comprare le sigarette, ci passo io. Mi accompagni?"
A. "Ok."
C. "Andate a prendere la pizza???"
A. "Sì..."
C. "Mi fai bancomat?"
A. "Ok. Quanto?"
C. "Ehm... bho. Vabbè 50."
I segnali c'erano tutti, lo so. Ma io niente, non mi ha nemmeno sfiorato il dubbio. Avrebbe dovuto pur suonarmi strano che mi spedissero a fare Bancomat, prendere le sigarette e comprare le pizze, praticamente a fare il girotondo del quartiere il giorno del mio compleanno... Ma io niente. L'elogio del pirla.
Al mio rientro tutto sembra normale. Poi sento qualcosa... sembra.. una batteria? Sì è una batteria. E c'è anche un basso. E il coro deglio Orfani della Casa di Pony al completo che canta Tanti auguri a teeeeee. Sono tutti insieme, coro e strumenti in camera di C.
Il resto è da qualche parte, sfocato, nella mia mente offuscata da Martini e Baileys e non so bene cos'altro.
L'ultimo pensiero lucido dev'essere stato: "Lo dice sempre mia madre che devo prepararmi anche per andare a fare Bancomat!".
Ma forse non ero già più lucidissima.
In tutto ciò ho avuto ho finalmente trovato la risposta ad una domanda che mi teneva sveglia la notte da mesi: dove metto la libreria? Eh già, la mia camera (e in un certo senso le mie priorità con essa) hanno trovato un assetto semi-definitivo, che poi è il massimo che potevo ottenere, visto che si parla di me. E ora che ho un posto dove c'è luce e spazio, dove posso sentirmi a casa, dove Guglielmo ritrova le sue cose, ora di colpo ho una gran voglia di scrivere. Ma guarda un po'...
10/02/05
04/02/05

[Questo qui comincia a mettermi un po' d'ansia...]
03/02/05
Dev'essere primavera e io non me ne sono accorta.
Per casa nostra si aggirano strani personaggi, bizzarri direi.
Hanno un'aria vagamente assente, uno sguardo particolarmente languido e sfoggiano, non sempre ma spesso, un sorriso che sembra dire:"io ho un segreto, ma ora te lo racconto".
E dire che la macchina ghiacciata, la neve in giardino e le mille coperte sul divano mi avevano quasi tratta in inganno! E invece no, dev'essere primavera per forza!
Altrimenti come si spiega quest'epidemia di ormonite che ha colpito gli orfani della Casa di Pony? Eh sì, è già primavera.
Per casa nostra si aggirano strani personaggi, bizzarri direi.
Hanno un'aria vagamente assente, uno sguardo particolarmente languido e sfoggiano, non sempre ma spesso, un sorriso che sembra dire:"io ho un segreto, ma ora te lo racconto".
E dire che la macchina ghiacciata, la neve in giardino e le mille coperte sul divano mi avevano quasi tratta in inganno! E invece no, dev'essere primavera per forza!
Altrimenti come si spiega quest'epidemia di ormonite che ha colpito gli orfani della Casa di Pony? Eh sì, è già primavera.
02/02/05
DRIIIN!
A.CIAO!
S.CIAO!
A.Ma eri ancora a letto?
S.Nooooo... [sbadiglio]
A.Vergognati!!! Sono le 11!
S.Uff.... ma oggi è il mio compleanno!
A.Ah, ecco perchè dovevo chiamarti! Guglielmo continuava a dirmi di chiamarti...
S.Cretina!
A.Ma non avevamo detto che non li compivamo più?
S.Già.
A.Allora non c'è motivo di chiamarti. Doveva essere per qualcos'altro.
S.Ma magari possiamo festeggiare l'anniversario dell'ultima volta che abbiamo compiuto gli anni...
A.Grande! AUGURI!
S.Ma prima o poi sarà insostenibile che ho 25 anni...
A.Vabbè ma dopo una certa età daremo la colpa all'Alzheimer!
S.Perfetto!
A.Quanti sono?
S.Sempre 25, no?
A.No, quanti anni sono passati dal tuo ultimo compleanno...
S.Ah! 1.
A.Dai! Il primo anniversario.. EH! Il primo anno è sempre il più bello...
MILLE AUGURI DI BUON ANNIVERSARIO!
;)
A.CIAO!
S.CIAO!
A.Ma eri ancora a letto?
S.Nooooo... [sbadiglio]
A.Vergognati!!! Sono le 11!
S.Uff.... ma oggi è il mio compleanno!
A.Ah, ecco perchè dovevo chiamarti! Guglielmo continuava a dirmi di chiamarti...
S.Cretina!
A.Ma non avevamo detto che non li compivamo più?
S.Già.
A.Allora non c'è motivo di chiamarti. Doveva essere per qualcos'altro.
S.Ma magari possiamo festeggiare l'anniversario dell'ultima volta che abbiamo compiuto gli anni...
A.Grande! AUGURI!
S.Ma prima o poi sarà insostenibile che ho 25 anni...
A.Vabbè ma dopo una certa età daremo la colpa all'Alzheimer!
S.Perfetto!
A.Quanti sono?
S.Sempre 25, no?
A.No, quanti anni sono passati dal tuo ultimo compleanno...
S.Ah! 1.
A.Dai! Il primo anniversario.. EH! Il primo anno è sempre il più bello...
MILLE AUGURI DI BUON ANNIVERSARIO!
;)
25/01/05

Rob Brezsny
Ora, io non vorrei fare della polemica addirittura col Creatore. No, proprio non vorrei.
Ma Santiddio, cos'altro dovrei cambiare? Se cambio sesso ho cambiato tutto il cambiabile!
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