Certi we sono troppo difficili. Torno a lavorare con la sensazione di essere in qualche modo sopravvissuta.
E' che sono decisamente troppo densi. Soprattutto per me che non posso fare a meno di interiorizzare tutto ciò che mi viene detto. Per me che interiorizzo anche la finale di cabaret.
E così venerdì Vecchioni cantava solo per me parole che conoscevo un tempo e che non sentivo da anni. Poi il fine serata all'Antica Masone ha segnato l'inizio del delirio. Con un Davide che decide che avremo un bambino che si chiamerà Stewart (credici!) e Frederic che già immagina una casa in campagna per il piccolo Lorenzo ed il piccolo Stewart.
Bambini che: 1) non ci sono ancora e 2) sembrano destinati all'infelicità a causa di padri un po'... fuori dalle righe.
Da qui in poi il we è stato votato ad un pensiero fisso. Sono un' analfabeta sentimentale. Sabato Daniela e Sara mi vengono incontro stendendo per me l'ABC dei rapporti Uomo/Donna (a breve online, perchè credetemi, merita!).
Domenica alla Balorda l'atmosfera si rilassa e il folklore la fa da padrone. Ne avevo bisogno. Anche se una vocina continua a loopare nel mio cervello. Ma prima o poi la faccio tacere con una risposta delle mie...
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