Le foto, le canzoni, il sudore, tu che ridi, piangere per "tutti i miei sbagli", ridere dell'interpretzione delle canzoni di Chiara, Ghiso che cucca il magliettaio, Max che mi guarda e prima o poi, io lo so, guardandomi capirà chi sono, giocare a freesby fuori dall'extragon, lasciare che Nicola ci provi con Debora, non dormire, ma sognare, mangiare riso freddo in macchina alla 3 di notte, parlare come se ci fossimo visti ieri, cambiarsi a turno in macchina, rintracciare i proprietari di tutti gli oggetti non miei che questa mattina erano nella mia macchina, lo sguardo dello sconosciuto davanti a me quando gli ho detto che doveva spostarsi perchè io ho visto 9 concerti e questa volta DEVO esserci nella foto, ascoltare cd che non comprerò mai, la maglietta dei Mambassa che recita "Mi manca chiunque", il frigo di Debora che ha deciso di sbrinarsi alle 4 del mattino, far piano per non svegliarti e poi svegliarti lo stesso, prendere 5 caffè prima dell'una, cercare di ricordare tutti i coinquilini che si sono succeduti in via del Popolo, e il divano in via del Popolo, e vigliacco se ho visto un lenzuolo diverso sul quel divano in tre anni, quella cena al cinese di nuovo noi tre, e chissà se ho fallito io come sociologa con te o tu come psicologo con me,scoprire che esiste qualcuno che ha avuto il coraggio di farsi tatuare un serpente sul pene, perchè tanto se si allunga è uguale.
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