Ho un file sul desktop. Un file di testo. Ci sono scritte le cose che mi passano per la mente. Alcune finiscono qui. Altre... no.
Questo non ho mai avuto il coraggio di postarlo (e farlo):
Giusto due parole per salutare chi non ho fatto in tempo a salutare di persona. Perchè tra poco spengo questo PC ed esco a cercare di ricordarmi chi sono. Magari ci vediamo tra mezzora. Magari no. Nel caso, buona vita a tutti.
Poi c'è questo:
Basta un attimo.
Basta svegliarsi nel cuore della notte e ancora nel limbo tra coscienza e sonno guardarsi attorno.
E questo:
Oddiomio! Sto interiorizzando Vergassola!
Vabbè, poi ce ne sono altri. Ma questi oggi mi facevano pena, lì da soli... Erano rimasti in fondo alla pagina. Una volta erano in alto, in mezzo a mille altri pensieri in prestito, poi gli altri, uno alla volta, hanno preso la loro strada. Alcuni sono diventati mail, altri ora sono post. Loro sono rimasti lì. A parlare solo a me. E magari hanno pensato che li avessi abbandonati. Dimenticati. Ma non è vero. Io non dimentico facilmente. Anche quando cambiano i ruoli, le situazioni, le distanze e gli impegni. Ma spesso mi sento dimenticata. E non mi piace. Così oggi per me era insopportabile vederli lì, da soli.
Ora vi saluto davvero. C'è qualcuno di cui devo prendermi cura. O meglio c'è qualcuno che voglio assicurarmi che si stia prendendo cura di sè.
Se tutto va bene, non ci rivedremo più. A meno che non veniate a trovarmi in Messico, s'intende... Ma più verosimilmente, torno giovedì.
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